Un Ascoli bello e ben messo in campo, soprattutto nel primo tempo, paga a caro prezzo la scarsa concretezza negli ultimi venti metri e esce immeritamente sconfitta dal Benito Stirpe. Il Frosinone, dal canto suo fa valere il proprio cinismo, capitalizza al massimo le proprie occasioni e si dimostra ancora una volta la bestia nera per il Picchio.
La partita
È stato l'Ascoli a prendere in mano il pallino del gioco per primo e a mettere subito paura ai padroni di casa con una fitta ragnatela di passaggi e improvvisi cambi di gioco che hanno consentito di chiudere gli avversari nella propria metà campo. Il Frosinone fa costantemente fatica a contrastare l'iniziativa dei bianconeri, abili in pressing a riconquistare subito palla e a non lasciare spazi all'avversario. Tatticamente Bertotto la studia bene mettendo Kragl sulla linea dei difensori ad agire da play basso contando sulla capacità del tedesco di far partire l'azione dalle retrovie e, inoltre, affidandosi agli ispirati Sabiri e Chiricò in grado di creare la superiorità numerica e di infilarsi tra le maglie della difesa ciociara.
Tra il 13' e il 39' del primo tempo, la squadra di Bertotto produce una gran mole di gioco che si traduce in almeno quattro nitide occasioni da gol: due volte (13' e 38') con Chiricò con il suo solito movimento a rientrare dalla destra e il tiro a giro che però finiscono fuori dallo specchio della porta; una volta con Sabiri dalla distanza (29') il cui tiro viene deviato in angolo e al 39' con Pucino che dopo aver scambiato al volo al limite dell'area con Cavion Sfiora la Traversa. 
Il secondo tempo
Nesta però corre ai ripari e nella ripresa rivoluziona la squadra garantendo maggiore sostanza in attacco e più convinzione in mezzo al campo. Il Frosinone a questo punto prende campo e l'Ascoli perde con il passare dei minuti la fluidità di manovra dei primi 45 minuti di gioco, forse anche per una condizione atletica ancora non ottimale. Ma per vedere la prima vera occasione da gol del Frosinone, bisogna attendere uno sciagurato cambio di gioco di Chiricò che però smarca Tabanelli davanti alla porta ma trova Leali che compie un vero e proprio miracolo.
La partita si fa spigolosa e il gioco è molto spezzettato ma alla mezz'ora Salvi si inventa la giocata che lascia sul posto Kragl e Sabiri, entra in area e trova la traiettoria giusta per battere Leali. L'Ascoli prova a reagire e crea due occasioni nell'arco di un minuto con Cavion (79') e Pierini (80') ma in entrambi i casi è bravo Bardi a neutralizzare. Le speranze dell'Ascoli di acciuffare il meritato pareggio si spengono sulla clamorosa traversa piena colpita dalla palla calciata da Kragl su punizione proprio all'ultimo dei quattro minuti di recupero.

Sezione: News / Data: Dom 18 ottobre 2020 alle 10:00 / Fonte: Corriere Adriatico
Autore: Redazione TuttoAscoliCalcio / Twitter: @TuttoAscoli
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