Roberto Breda, la carriera del nuovo allenatore dell'Ascoli

La ricerca è finita, l'Ascoli ha ufficializzato il nuovo allenatore per la prima squadra. A sedere sulla panchina bianconera sarà il tecnico Roberto Breda. Un curriculum molto lungo, quello del mister nato a Treviso con un passato tra Serie C e Serie B. Come tutti i percorsi, quello del coach classe 1969 non è stato sempre facile, ma le soddisfazioni non sono mancate. 

Il primo incarico nel 2007, quando a Breda viene affidata la Primavera della Reggina, poi nel 2010 il tecnico viene spostato in prima squadra, con i calabresi che militano in Serie B e che riescono a salvarsi facendo risultato nell'ultima giornata disponibile. La seconda avventura da allenatore porta il trevigiano in Campania, alla guida della Salernitana, scendendo di categoria, in Lega Pro: la situazione societaria è complessa, ma nonostante tutto la squadra arriva fino ai playoff. La promozione in cadetteria sfuma per pochissimo. 

Il primo esonero della carriera per Breda arriva nella stagione successiva, quando dopo essere tornato alla guida della Reggina, la rosa incappa in sette sconfitte consecutive che portano il club all'estrema decisione. Poco più tardi il mister sarà richiamato, concludendo il campionato al decimo posto. Dopo un'altra esperienza poco fortunata alla Lane Rossi Vicenza, il classe 1969 viene chiamato sulla panchina del Latina, appena tornato in Serie B: il percorso incredibile porta i laziali fino al terzo posto e ai playoff, dove il Cesena spezza il sogno. 

Ternana, Entella e Perugia le tappe successive, nessuna troppo fortunata. Migliore sarà la stagione seguente, quando a novembre 2018 prende in carico la panchina del Livorno, che vive un'annata a dir poco complicata. Alla fine del campionato, Breda riesce a portare la salvezza diretta in casa toscana, evitando i playout per un solo punto. Dopo la riconferma e il proseguimento con gli amaranto, l'avventura si conclude con un esonero. 

L'ultimo impegno, prima della firma con l'Ascoli è stato nel 2020, quando l'allenatore viene accolto al Pescara, dove rimane da novembre fino a febbraio. Con il Picchio sarà quindi un'altra sfida, ancora in Serie B, con una squadra dall'organico di grande livello, ma che ha la necessita di ritrovarsi, dopo un periodo di prestazioni molto altalenanti.