Paolo Zanetti ha parlato in conferenza stampa alla vigilia del match contro il Pescara: "Scamacca e Beretta sono entrambi a disposizione, non hanno molto minutaggio. Ha qualcosa in più Beretta di Scamacca. Abbiamo perso il capitano e il vice capitano, la partita di Cremona è stata totalmente negativa. Abbiamo analizzato bene tutto, ora abbiamo voglia di presentarci con lo spirito giusto e l'atteggiamento giusto per giocare una partita sentita dai tifosi e importante per noi".

Scamacca di nuovo in azzurro: "E' normale che la Nazionale è il capo supremo di tutto. Non sarebbe giusto, le due partite ravvicinate ce l'hanno riportato in condizioni difficili, è stato fuori per un mese. Ho va di nuovo in Nazionale, loro valuteranno le condizioni, poi le decisioni spetteranno a loro. Ora il ragazzo non è in grado di fare due-tre partite di fila in breve tempo. Spero sia valutato con la giusta lucidità".

Troiano importante per il centrocampo: "Serve che tutti tirino fuori il carisma, non ci possiamo affidare a un giocatore solo o a qualcuno più anziani. L'ultima partita ha detto che troppi giocatori erano sottotono. E' colpa mia in assoluto perchè non sono stato in grado di incidere sulla loro testa. Tutti i giocatori importanti devono sapere cosa fare, e tutti a livello di carisma devono tirare fuori il massimo. Facciamo presto a passare dall'essere una Ferrari a una 500. Dobbiamo lavorare sulla testa".

Un Ascoli a Cremona è sembrato senza idee: "Le idee nascono da tante cose, da quello che si prova in allenamento, dalle giocate del singolo, dalla cattiveria di attaccare l'area. C'è stata poca rabbia a Cremona, in tutte le fasi. Quella offensiva è stata di una conseguenza di una squadra che ha corso tanto ma male. Giornata storta in tutti i reparti. Mi aspetto una reazione da tutti".

Cosa temi del Pescara: "L'avversario farà il suo, proverà a fare risultato. Ho letto tanto dal punto di vista tattico, ma non ne abbiamo certezze. Noi dobbiamo dare tutto, mi aspetto un Pescara che proverà a vincere, l'avversario mi interessa fino a un certo punto, in questo momento è troppo importante vedere in campo il vero l'Ascoli, soprattutto per i tifosi, che ci stanno aiutando e dobbiamo fare in modo che continuino a farlo. In casa non dobbiamo mai sbagliare la prestazione, questo è tassativo. Qui ci va di mezzo la rabbia, il sacrificio, l'atteggiamento, la squadra dev'essere completa, deve saper correre, lottare, subire poco, correre per novanta minuti e non per mezz'ora. Mancano ancora diverse cose. Dal punto di vista tecnico abbiamo talento, ma dobbiamo unirlo con gli altri aspetti per non andare in difficoltà".

Con il Pescara ci saranno diversi problemi per delle defezioni: "La situazione è chiara. Abbiamo perso due giocatori importanti, dobbiamo attingere alle risorse del gurppo, qualcuno dovrà rispondere e dimostrare che l'allenatore si è sbagliato a non farlo giocare, qualcun'altro dovrà non far rimpiangere chi non c'è. Quando parlo di gruppo è questo che voglio, la non paura di non essere in grado di sostituire due assenze importanti".

Sul modulo: "Non ho pensato ad un'alternativa, noi lavoriamo sempre su delle alternative nelle fasi di possesso. Abbiamo il miglior attacco del campionato, abbiamo subito pochi gol ma tantissime occasioni. Dobbiamo migliorare, ma è un aspetto di squadra e i giocatori di talento devono mettersi a disposizione quando la palla ce l'hanno gli avversari".

Miglior attacco contro peggior difesa: "Dato importante, ma poi le partite sono diverse, soprattutto queste sono partite particolari. Ne ho giocate alcune con la Juve, divario immenso che però veniva pareggiato. Dobbiamo sfruttare il fattore campo, con la mentalità dei nostri tifosi, di lottare sui palloni, di superare l'avversario nell'agonismo, poi escono tutte le nostre qualità. I dati sono importanti, ma non deve mai mancare l'altro aspetto".

Zauri si gioca tutto in questa partita: "Non so come possa sentirsi, ma un allenatore si mette sempre in discussione. Io mi ci metto ora nonostante i buoni risultati, ma l'allenatore è sempre responsabile. Questo ci porta ad essere abituati a sopportare la pressione in un calcio dove l'allenatore è sempre il primo che paga. Spesso si cambia per dare la scossa non si sa a che cosa, perchè alla fine la scossa devono darla i giocatori. Non so se lui è in bilico o no, ma gli allenatori sono legati ai risultati".

E' contento delle scuse di Ninkovic: "Certo, ci ho parlato. Il discorso di Ninkovic è che la squadra conosce, la reazione sbagliata che ha avuto dopo il cambio, è una reazione che lui ha anche in allenamento, quando perde la partitina. Deve imparare a controllarsi. In conferenza sono stato chiaro, aggiungo che non deve passare il messaggio che io accetto qualsiasi cosa o che mi lascio mancare di rispetto dai giocatori. Loro sanno come stanno le cose. Se Ninkovic mi avesse mancato di rispetto oggi sarebbe fuori rosa. C'è un limite a tutto, ha mancato di rispetto alla società, all'ambiente Ascoli, la società l'ha multato ed è finita cosi. Lui è un giocatore di talento che non si tocca, farò una lotta personale con lui, Chajia, Da Cruz e gli altri in modo che quando non hanno la palla loro si possano rendere utili. Anche il centrocampo deve assisterli, non dobbiamo perdere talento ma trovare gli equilibri giusti".

Sezione: Primo Piano / Data: Sab 05 ottobre 2019 alle 15:16
Autore: Redazione TuttoAscoliCalcio / Twitter: @TuttoAscoli
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