Il tempo scorre, le certezze mancano. E intanto l’Ascoli Calcio resta sospeso in un limbo che inquieta tifosi e addetti ai lavori. Le parole di Massimo Pulcinelli, che aveva promesso una cessione del club entro la fine di maggio o al massimo i primi giorni di giugno, sembrano ora fare i conti con la realtà più complessa di una trattativa che richiede tempo, attenzione, verifiche e garanzie.

Cessione in stand-by: il rischio di superare la scadenza per l’iscrizione

Cambiare proprietà non è mai un processo semplice, figuriamoci in un momento così delicato. I tempi tecnici e burocratici di un passaggio di consegne serio difficilmente possono coincidere con scadenze rigide come quella dell’iscrizione al prossimo campionato di Serie C, che incombe ormai da vicino. Ed è proprio questo il nodo: al ritmo attuale, appare sempre più probabile che si superi quel termine senza un nuovo assetto societario definito.

Fine maggio alle porte, ma gli scenari restano aperti

Maggio volge al termine, e ancora non si intravedono segnali concreti sull’identità della futura proprietà. Gli ultimi giorni del mese saranno decisivi, ma l’eventualità che tutto resti fermo è concreta. Se non dovessero esserci sviluppi significativi, sarà ancora una volta l’attuale proprietà a doversi assumere la responsabilità della programmazione per la nuova stagione.

Pulcinelli lo aveva detto: non si sarebbe occupato della ricostruzione tecnica. Ma se le condizioni non cambieranno, sarà lui a dover riorganizzare l’Ascoli, almeno per garantire continuità operativa e un'iscrizione regolare alla Serie C.

Il futuro resta incerto: serve chiarezza

La tifoseria, ancora scossa dalla retrocessione, guarda con apprensione a questo stallo. Ogni giorno di silenzio pesa come un macigno. La chiarezza è l’unica medicina possibile, anche per preparare una stagione che non può più permettersi improvvisazioni.

Sezione: Editoriale / Data: Lun 26 maggio 2025 alle 11:00
Autore: Tutto Ascoli Redazione
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