Cresciuto in Veneto, vestendo granata, e divenuto poi un calciatore completo, capace di entrare nella storia di uno dei club più importanti del football italiano, l'Inter. Questa è la storia calcistica di Giancarlo Pasinato, da Cittadella, comune di 20mila anime nella provincia Padovana. Proprio con la squadra della sua città il giovane mediano inizia la sua carriera da professionista, disputando 30 presenze e siglando 3 reti nella stagione '73 - '74. Terminata l'esperienza giocata "in casa", Pasinato passa al Treviso, in Serie D. La prima stagione è trionfale e si conclude con un primo posto ed una promozione in Serie C. Pasinaoto resterà a Treviso per altri due campionati, conclusi dai biancoazzurri al quinto ed al terzo posto. Lascerà il Veneto nel 1977, con alle spalle 82 presenze e 10 reti. Abbandonato il Nord Italia il giovane centrocampista accetta l'offerta dell'Ascoli di Renna e disputa con i bianconeri la stagione di B 1977 - 78, ricordata come la stagione dei record. I bianconeri, infatti, stravincono il campionato, distanziando le contendenti al titolo di ben 17 punti e guadagnandosi la promozione in Massima Serie. La grande annata di Pasinato permetterà al ragazzo di essere notato dall'Inter che deciderà di strapparlo al club di Rozzi, portandolo a Milano nell'estate '78. I primi due anni sotto la Madunina saranno da incorniciare. La vittoria del campionato fu il picco di un biennio giocato da Pasinato con costanza ed a ritmi altissimi. La terza stagione, quella '80 -'81, sembra partire al meglio. Nella prima giornata, contro l'Udinese, il mediano sigla la rete dell' 1 a 0 ed entra nella storia del club milanese per aver siglato la millesima rete interista nei campionati a girone unico. Sembra l'avvio di un'altra grande stagione ma, purtroppo, non è così. Pasinato non troverà molto spazio e, dopo un anno e mezzo vissuto da gregario, decide di lasciare la beneamata, in prestito, per accasarsi sull'altra sponda dei Navigli: al Milan, in Serie B. Quel Milan non è ancora il dream Team di Berlusconi e si è ritrovato in cadetteria, per la seconda volta in 3 anni, dopo una stagione traumatica. Alla fine, il club guidato da Castagner conquista il ritorno in Serie A e Pasinato si guadagna una nuova opportunità con l'Inter. Resterà in nerazzurro altri due anni, scendendo in campo 54 volte e ritrovando, nella sua seconda stagione, il tecnico Castagner, con il quale aveva conquistato una promozione con l'altra squadra di Milano. Lasciata la Lombardia, Pasinato torna in Serie B, nuovamente con l'Ascoli. Anche questa volta il campionato si conclude con un primo posto ed il mediaco si conferma un talismano delle promozioni. Tornato al Cittadella, resterà in granata fino al 1991, quando appenderà le scarpette al chiodo per intraprendere una carriera da allenatore
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