Il futuro dell’Ascoli Calcio resta sospeso tra due necessità urgenti e inevitabili: da un lato, la possibile cessione del club, dall’altro la ricostruzione tecnica e organizzativa dopo una retrocessione dolorosa e destabilizzante.

Il patron Massimo Pulcinelli ha ribadito che la società è in vendita, ma al momento non sono emerse trattative concrete. Nel frattempo, l’ambiente è esasperato: la tifoseria ha mandato segnali chiari, chiedendo una vera e propria “pulizia” interna, fatta di volti nuovi, competenza e trasparenza.

Per ora, l’unica certezza è l’addio all’allenatore Mimmo Di Carlo. Un passo, sì, ma del tutto insufficiente se non inserito in un contesto di programmazione seria e immediata.

L’Ascoli non può più permettersi di improvvisare. Non può attendere giugno per decidere chi sarà il nuovo direttore sportivo, chi guiderà la squadra e dove si svolgerà il ritiro precampionato. Esperienze come quella vissuta la scorsa estate – con temperature sopra i 35 gradi al Picchio Village e una rosa incompleta – non devono ripetersi.

Ogni aspetto deve essere pianificato:

Se ci sarà un cambio di proprietà, lo si chiarisca entro fine maggio.

Se invece resterà l’attuale dirigenza, allora le scelte tecniche e organizzative devono partire ora.

A prescindere da chi sarà al timone, l’Ascoli ha bisogno di ritrovare equilibrio, coerenza e una guida solida. Solo così potrà riconquistare la fiducia di una piazza ferita ma ancora profondamente innamorata della propria squadra.

Il tempo delle attese è finito. È il momento di agire.

Sezione: News / Data: Sab 03 maggio 2025 alle 15:00
Autore: Tutto Ascoli Redazione
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