Michele Collocolo è stato il protagonista di DAZN Talks. "Con l'arrivo di Breda è cambiato qualcosa a livello di atteggiamento in ognuno di noi. Venivamo da un periodo brutto, serviva una scossa e ne siamo usciti tutti insieme. Non abbiamo conosciuto ancora bene il mister, ma stiamo lavorando bene con lui e in queste partite lo abbiamo dimostrato", ha dichiarato il centrocampista bianconero.
Una B molto complicata: "Non bisogna guardare la classifica ma pensare partita dopo partita e fare più punti possibili"
I playoff sono un obiettivo concreto dell'Ascoli: "Prima pensiamo a fare punti per la salvezza, poi pensiamo ai playoff e altro"
Ormai sei un veterano della categoria. C'è l'hai il sogno della Serie A: "E' il sogno di ogni bambino giocare in Serie A. Adesso penso all'Ascoli, al campionato, poi il futuro se verrà qualcosa di più importante lo sapremo"
Tornando al campionato, è una partita speciale per te contro il Bari: "Si, Taranto-Bari per me è come un derby, è molto importante. Mi scriveranno tanti amici"
Come è nato il tuo approccio con il calcio: "Mi piacevano le moto, avevo la mini moto di Valentino Rossi. Ho iniziato tardi, ho saltato la parte dei pulcini. Poi ho iniziato con gli amici. A 15 anni la mia prima esperienza al Cosenza. La moto l'ho venduta"
Andare via a 15 anni non è stato facile anche per la tua famiglia: "E' stata dura perchè io stavo sempre dentro casa con i miei. Il primo anno volevo tornare a casa, chiamavo mio padre dicendogli di tornare. Lui mi diceva che il treno passa una sola volta, ho seguito il suo consiglio altrimenti avrei fatto il pescatore anche se soffro il mare"
L'allenatore che più ti ha influenzato: "Sottil mi ha dato una grossa mano anche a livello personale, non solo calcistico. E' un ottimo allenatore che mi ha dato tanto. Sono un giocatore a cui piace dare le botte e non riceverle"
Fai battaglia in mezzo al campo ma segni e fai assist: "Arrivo spesso alla conclusione in porta, cerco sempre di crearmi occasioni da gol. Quest'anno devo cercare di fare altri gol, so che posso farli con i miei inserimenti"
Ti piace il modulo con cui state giocando: "Si, io personalmente come mezzala mi trovo bene, ho molto più spazio, è il modulo che usavamo con Sottil"
Hai un numero di gol come obiettivo quest'anno: "Spero di farne altri, non ho obiettivi però, se pensi tanto al gol poi non arriva. Sono tranquillo, se segno bene anche per la squadra"
Vai avanti a piccoli passi, quali sono i tuoi obiettivi a medio termine: "Mi do ogni giorno obiettivi anche in allenamento per fare qualcosa in più a livello personale e per la squadra. Gli obiettivi sono questi, aumentare le prestazioni per me e la squadra"
Che tipo di allenamenti ami: "Mi piace lavorare tanto, sia a livello atletico che in palestra. A fine allenamento resto un po' con il mister per migliorare un po' la mia tecnica"
Qual è il tuo giocatore di riferimento e che idolo avevi da bambino: "Il mio idolo era Pogba, mi ispiravo tantissimo a lui, è il modello anche odierno"
Segui sempre i motori o hai altre passioni: "Le moto le ho lasciate, non mi piacevano più di tanto. Mi piace tanto il cibo, sto mangiando tante olive ascolane, sono buonissime. Non mi piace stare ai fornelli, mi piace mangiare di tutto. Mangio in un certo modo 1-2 volte a settimana, quello sgarro, altrimenti sono fissato con l'alimentazione"
Qual è il gol più bello che hai segnato: "Quello contro il Cosenza forse è stato il più bello, anche quello di Venezia è stato bello. Spero in futuro di farne altri. Segnare al Cosenza è stato più sentito, non ho esultato per il rispetto dei tifosi e la piazza, poi la mia ragazza è di Cosenza"
Cosa ti ha detto la tua fidanzata: "All'inizio mi ha fatto i complimenti poi non ha più parlato"
Pensi al matrimonio: "No, no (ride)"
Avresti tirato il rigore contro la Samp: "Si, l'avrei tirato. Mi sarei messo terzo o quarto per calciarlo. Il primo e l'ultimo sono quelli più pesanti"
Per quale squadra tifi in Serie A: "Mi piace il Milan come squadra"
Hai seguito invece i mondiali: "L'Argentina mi è piaciuta tanto, abbiamo visto la finale in aeroporto perchè eravamo a Palermo. Stare li a vedere la finale è stato un bel momento, peccato che l'Italia non c'era, l'avremmo seguito di più tutti gli italiani"
Ti senti ancora con Tsadjout: "Ultimamente non l'ho sentito. E' un bravissimo ragazzo, anche in campo è uno che da l'anima, è uno che se lo merita. Sto seguendo che gioca più spesso"
Qual è il tuo amico di spogliatoio: "Quaranta, Falzerano, ma in generale con tutti, siamo un gruppo unito"
C'è un aspetto su cui stai lavorando per fare il salto in serie A: "Cerco sempre di arrivare con i tempi giusti in area negli inserimenti, di impattare la palla perchè ogni tanto entro e la palla mi passa dietro o sono in ritardo. E' l'esperienza, più fai quel movimenti più capisci la traiettoria della palla, conta anche l'avversario"
Qual è il giocatore più forte che hai affrontato in carriera e quello con cui hai giocato: "Uno che mi ha impressionato è Coda, quello più forte direi Dionisi e Sabiri, i più forti con cui ho giocato"
Tornando a Sottil, dal punto di vista umano come l'hai vissuto: "E' uno che trasmette tanto, ci tiene al risultato e ci mette tutto se stesso"
Che tipo di allenatore preferisci: "E' uguale, prima della partita cerco di concentrarmi, darmi motivi miei personali"
La furbizia migliora con l'esperienza ma devi averla: "Certo, per esempio io a Taranto sono cresciuto in mezzo alla strada e questo fa la differenza"
Cambia rispetto ai ragazzi di oggi che non giocano più in strada: "Adesso stanno al cellulare, prima mi venivano a chiamare gli amici per scendere giù a giocare, mia madre mi chiamava dopo 12 ore per tornare a casa"
C'è un gol che sogni di fare: "Il tiro da lontano, da 30 metri che finisce sotto l'incrocio. Ci provo in allenamento ma devo farlo anche in partita che non ci provo mai. Se il mio compagno è messo meglio cerco di giocarla, altrimenti mi massacrano"
Che rapporto hai con i tifosi: "Mi piace sentire i tifosi, soprattutto quando usciamo nel riscaldamento, mi danno una grande carica"
Hai una partita nella tua carriera che per te è un riferimento: "Penso quest'anno col Cagliari in casa è stata una delle partite più fondamentali, vado a rivedere le cose fatte bene e male"
E' una delle Serie B più complicate degli ultimi anni: "Non conosco la B, ci gioco da due anni, mi hanno sempre detto che è un campionato difficile. Le differenze con la C ho visto la qualità del gioco, i tempi di gioco, in ritiro mi ricordo che Buchel mi faceva dei passaggi che erano dei tiri. Cambia la velocità di pensiero e della palla"
Autore: Redazione TuttoAscoliCalcio / Twitter: @TuttoAscoli
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