In casa Ascoli Calcio si avverte l’urgenza di una svolta decisa, capace di restituire entusiasmo e senso di appartenenza a un ambiente che da troppo tempo vive tra incertezza e delusione. Ma se questo cambiamento non dovesse arrivare in tempi rapidi, sarà necessario — gioco forza — costruire un nuovo equilibrio, solido e condiviso.

Per riuscirci, però, la città di Ascoli dovrà ritrovare quella coesione che ha rappresentato una forza fondamentale nei momenti più difficili e nei passaggi chiave della storia recente del club.

Basti pensare a quando la squadra dei Diabolici conquistò il campionato, un momento di orgoglio collettivo in cui squadra, società, tifosi e istituzioni erano uniti come un solo cuore. Oppure a quando, nel periodo più buio, il club si avvicinava a un fallimento pilotato: fu proprio quell'emergenza a fare da preludio all’arrivo di Francesco Bellini, il cui intervento segnò l’inizio di una ricostruzione ambiziosa.

In entrambe le situazioni, la tifoseria bianconera giocò un ruolo determinante, stringendosi attorno al club e contribuendo, con passione e sacrificio, alla riuscita dell’impresa: ripartire da zero, ma con spirito rinnovato e con l’obiettivo centrato della promozione in Serie B.

Oggi, come allora, l’Ascoli ha bisogno di ritrovare unità e direzione. Solo una città compatta, capace di tornare a credere nel progetto e a sostenerlo senza riserve, potrà riportare il Picchio dove merita: in alto, nel calcio che conta.

Sezione: News / Data: Dom 04 maggio 2025 alle 19:00
Autore: Tutto Ascoli Redazione
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