Con la stagione in corso da dimenticare (e a tal proposito vi invitiamo a non perdere le ultime notizie Serie B), ne approfittiamo per volare con la memoria indietro di qualche anno, cercando negli archivi dei Piceni le glorie di un tempo e sognare ancora i momenti di maggior splendore di una delle società calcistiche più antiche d’Italia.  

Fondata nel 1898, l’Ascoli Calcio FC è la squadra più blasonata della regione Marche. Sono infatti 16 le partecipazioni al massimo campionato calcistico italiano, contro le sole 2 dell’Ancona. Anche nel campionato cadetto vanta il record di partecipazioni (25) davanti ad Ancona (22), Sambenedettese (21), Maceratese (2) e Fermana (1). 34 sono le stagioni in Serie C e 12 nella Serie D, per un totale di 87 stagioni calcistiche complessive. 

In tutti questi anni è riuscita a togliersi qualche soddisfazione, seppur limitata rispetto alle grandi del calcio italiano, che merita una nota in questo articolo. Nella stagione 1977-78 stabilì il record di punti (61) nei tornei italiani a 20 squadre e due punti a incontro, alla quale seguì, nella stagione 1979-80, il miglior piazzamento dei bianconeri in Serie A: quarto posto.  

L’annata 1977-78 viene ricordata dagli ascolani come “il campionato dei record”. Non soltanto per il già citato record di punti, conseguenza di 26 vittorie, 9 pareggi e 3 sconfitte, ma anche per il numero di vittorie consecutive e di reti segnate (73). La differenza con la seconda in classifica fu di ben 17 punti. In panchina sedeva Antonio Renna, al quale va il merito di questa impresa. Così come bisogna dare merito a Claudio Ambu (capocannoniere con 17 reti), Giovanni Quadri (14 realizzazioni) e Adelio Moro (13 realizzazioni).  

Altrettanto esaltante, se non di più, fu la stagione 1979-80. La classifica finale recitò: Inter prima con 41 punti, poi Juventus (38), Torino (35) e Ascoli (34). Un solo punti dalla qualificazione alla Coppa UEFA. In panchina Giovan Battista Fabbri, ex calciatore e allenatore emiliano. A fine campionato l’Ascoli partecipò, su invito, al torneo The Red Leaf Cup (la Coppa della Foglia Rossa), in Canada, che vinse contro Botafogo, Nancy e Rangers. 

I Bianconeri vantano anche un altro trofeo internazionale: la Coppa Mitropa. Conosciuta anche come Coppa dell’Europa Centrale, o Coppa Europa, è stata la più antica competizione calcistica europea, disputatasi dal 1927 al 1992 per 50 edizioni. Quella del 1986-87 andò al club marchigiano, che prevalse contro Boheminas Praha, Spartak Subotica e Vasas. La finale, vinta dal Picchio per 1-0, si giocò il 16 novembre di quell’anno allo Stadio Del Duca di Ascoli Piceno.  

Quello fu anche l’anno della vittoria del campionato di Serie B. In panchina Aldo Sensibile, con Vujadin Boškov direttore tecnico a dirigere gli attaccanti Massimo Barbuti (14 reti), Giuseppe Incocciati (13 reti) e Francesco Vincenzi (11 reti). Giocatori che hanno contribuito, andando in doppia cifra, alla magnifica stagione dell’Ascoli calcio. 

A proposito di attaccanti, non possiamo non citare Scamacca e Zaza in tempi più recenti. Entrambi sono stati protagonisti, in stagioni e modi differenti, della storia del club. Simone Zaza ha vestito la maglia bianconera nel 2012-13, mettendo a referto 35 presenze e 18 reti, ma vedendo la squadra retrocedere dopo il 20° posto in classifica. 

Gianluca Scamacca, invece, ha vestito la maglia dei Piceni nella stagione 2019-20, segnando 9 reti in 33 presenze. Con lui la squadra si è piazzata al 14° posto della serie B dopo una stagione tribolata che ha visto alternarsi sulla panchina Paolo Zanetti (1ª-21ª), Guillermo Abascal (22ª), Roberto Stellone (23ª-28ª), Guillermo Abascal (29ª-30ª) e Davide Dionigi (31ª-38ª). 

Sezione: Focus / Data: Sab 15 aprile 2023 alle 08:00
Autore: Redazione TuttoAscoliCalcio / Twitter: @TuttoAscoli
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