Dopo il dietrofront di Francesco Pecci, imprenditore alla guida della Uniko, azienda leader nel settore dell’edilizia, l’Ascoli Calcio resta ancora in cerca di una nuova proprietà. Le speranze di una svolta societaria concreta sembrano essersi affievolite, e sul tavolo, al momento, non emergono soluzioni affidabili.

In attesa di nuovi sviluppi, resta al timone Massimo Pulcinelli, che dovrà gestire le scadenze più urgenti: dall’iscrizione al prossimo campionato di Serie C alla pianificazione della stagione agonistica 2025/2026. Un compito tutt’altro che semplice in un clima d’incertezza, dove tutto appare sospeso.

Come spesso accade nei club dichiaratamente in vendita, intorno all’Ascoli iniziano a gravitare figure dalla credibilità dubbia, un fenomeno tutt’altro che raro nel panorama del calcio italiano. È già successo ad altre società in difficoltà come Lucchese, Taranto e Ternana (prima dell’arrivo di Nicola Guida), tutte accomunate da un passaggio in acque agitate e da interlocutori poco chiari.

Il calcio, soprattutto in Serie C, continua ad attrarre investitori italiani ed esteri che vedono nei club storici in crisi una porta d’ingresso privilegiata nel mondo del pallone. Tuttavia, non sempre dietro l’interesse si celano progetti concreti o risorse reali. Il rischio di affidare il futuro del club a soggetti improvvisati è reale e può compromettere ulteriormente la stabilità.

In questo contesto, la tifoseria bianconera vive nell’attesa: tra il desiderio di una nuova proprietà solida e la paura di un’altra stagione vissuta nell’ambiguità. Le prossime settimane saranno decisive: serve chiarezza, programmazione e soprattutto una guida all’altezza della storia dell’Ascoli.

Sezione: News / Data: Dom 18 maggio 2025 alle 15:00
Autore: Tutto Ascoli Redazione
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