L’Ascoli Calcio si muove per fare piena luce su quanto accaduto nel concitato post-partita del Benelli di Ravenna.
La società bianconera ha avviato verifiche interne per ricostruire i fatti e tutelare la propria tifoseria, finita nel mirino della Procura Federale dopo presunti insulti partiti da una ristretta minoranza di sostenitori.

L’obiettivo è chiaro: evitare che a pagare sia un’intera curva per episodi isolati e circoscritti, in una giornata che aveva visto oltre seicento tifosi sostenere la squadra in modo corretto e appassionato.

Il club vuole chiarezza: “Difenderemo i nostri tifosi”

Fonti interne alla società fanno sapere che l’Ascoli sta raccogliendo testimonianze e filmati per chiarire la dinamica dell’accaduto.
Il club intende collaborare con le autorità sportive ma anche difendere la propria tifoseria, sottolineando il comportamento civile e organizzato della maggior parte dei presenti al Benelli.

In ambienti bianconeri cresce però l’amarezza: c’è la sensazione che la tifoseria ascolana sia oggetto di controlli più rigidi rispetto ad altre curve della categoria, nonostante la continua dimostrazione di maturità e attaccamento ai colori sociali.

Il rischio squalifica e il big match con l’Arezzo

La preoccupazione più grande riguarda le possibili conseguenze disciplinari. Se dovesse arrivare la squalifica del settore, l’Ascoli sarebbe costretto a giocare senza il sostegno della curva proprio in occasione della sfida di alta classifica contro l’Arezzo.

Un’eventualità che priverebbe i bianconeri del loro principale motore emotivo: il calore del tifo organizzato, da sempre una spinta determinante nei momenti chiave della stagione.

La società, nel frattempo, confida che il giudizio della Procura tenga conto della realtà dei fatti e non penalizzi una tifoseria che rappresenta uno dei patrimoni più autentici del calcio italiano.

Sezione: News / Data: Gio 06 novembre 2025 alle 12:00
Autore: Tutto Ascoli Redazione
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