Alla vigilia del tanto atteso derby tra Ascoli e Sambenedettese, il proprietario del club bianconero, Bernardino Passeri, ha espresso la propria amarezza per una partita che, a suo dire, perde parte del suo significato più profondo.

“La mia amarezza non nasce dal pareggio di Carpi — ha dichiarato Passeri — ma dalla certezza che avremo due derby mutilati, privati della parte più bella: la presenza di entrambe le tifoserie.”

Un messaggio chiaro, che va oltre il risultato sportivo e tocca la sfera identitaria di una rivalità storica, tornata dopo 39 anni ma che si giocherà in un clima di limitazioni e divieti.

Tra riunioni e decisioni già prese

Il patron ha raccontato anche le ultime ore frenetiche vissute tra impegni lavorativi in Emilia, la partita di Carpi e la successiva riunione in Prefettura ad Ascoli.

“Dopo un’intera giornata di incontri e la trasferta a Carpi, siamo rientrati solo per prendere atto di quanto già deciso: restrizioni, vincoli e limitazioni. Capisco le motivazioni, ma rimane un’amarezza profonda.”

Passeri definisce la situazione “una sconfitta personale”, simbolo di un’occasione mancata non solo per il club ma per tutto il territorio.

“Un’occasione persa per il calcio e per le Marche”

Il proprietario bianconero non nasconde la delusione per quella che avrebbe potuto essere una grande vetrina per il calcio marchigiano:

“Uno dei derby più belli d’Italia si giocherà con mille restrizioni e senza la controparte. Dopo 39 anni potevamo rimettere Ascoli e la Samb al centro della geografia calcistica nazionale. Invece, passa il messaggio che le nostre tifoserie non siano ancora pronte.”

Parole che trasmettono la frustrazione per una festa sportiva mancata, ma anche il desiderio di vedere il calcio marchigiano tornare protagonista nel modo giusto.

“Con Massi ci abbiamo provato, ma non ci siamo riusciti”

Passeri ha voluto sottolineare anche la collaborazione con il presidente della Sambenedettese, Roberto Massi, per provare a garantire la presenza di entrambe le tifoserie:

“Abbiamo lavorato tanto, insieme anche al Presidente Massi, per rendere questo derby un evento condiviso. Purtroppo non ci siamo riusciti. È una realtà che dobbiamo accettare, ma che brucia.”

Un messaggio di sportività e rispetto, ma anche di grande dispiacere per un evento che avrebbe potuto essere un simbolo di rinascita per tutto il calcio marchigiano.

Sezione: News / Data: Gio 23 ottobre 2025 alle 14:00
Autore: Tutto Ascoli Redazione
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