Romano, 57 anni, ex difensore ed un passato sulle panchine (tra le tante) di Atalanta,Palermo e Salernitana. Stefano Colantuono ha disputato ad Ascoli due stagioni, arrivando nel Piceno nell'estate del 1989, dall'Avellino, salutando nel 1991 e dandosi al calcio a 5. Facciamo, però, un passo indietro. Coloantuono cresce calcisticamente nel Velletri dove disputa due stagioni nel campionato interregionale. Approda alla Ternana, in C1, nell'estate del 1983, giocando con la maglia rossoverde 16 partite e siglando 1 goal, L'anno successivo passa all'Arezzo, facendo il suo esordio in Serie B. La stagione con gli amaranto si concluderà con un 14esimo posto e 36 gare disputate che varranno al giovane difensore il primato nelle presenze stagionali insieme a Bertoli e Pellicanò. L'anno successivo resta in toscana ma, questa volta, alla corte del Pisa di Romeo Anconetani. Con i neroazzurri esordisce in Serie A e conclude la stagione vincendo la Mitropa Cup, in finale contro il Debrecen, per 2 a 0, anche grazie ad una sua rete. Colantuono però continua la sua vita calcistica da nomade e, nell'estate del 1986, passa all'Avellino. Nelle due stagioni in Irpinia guadagnerà un ottavo ed un quindicesimo posto, scendendo in campo 53 volte e siglando 2 reti. Nell'estate del 1989 passa all'Ascoli allenata da Bersellini. La prima stagione in bianconero non si conclude nel modo migliore, vedendo i bianconeri chiudere al 18esimo posto e tornare in serie B. Resterà alla corte del Picchio un'altra stagione, riconquistando la Serie A sotto la guida di Nedo Sonetti. In quell'estate, però, rompe con i vertici Ascolani e decide di svincolarsi, dandosi al calcio a 5. Tornerà a giocare nel calcio a 11 l'anno successivo, al Frosinone. Le ultime stagioni da professionista di Colantuono sono con le maglie di Fermana, Sambenedettese e Maceratese. L'addio al calcio giocato avverrà nell'estate del 2000, quando l'ex difensore si sederà sulla panchina della Samb, dando inizio ad una fortunata carriera da allenatore. 

Sezione: Editoriale / Data: Lun 17 febbraio 2020 alle 14:43
Autore: Paride Paci
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