Guai ad arrendersi. Con 13 partite ancora da giocare (ben 9 delle quali contro avversarie nella parte destra di classifica) e 39 punti a disposizione, guai a gettare la spugna. All'alba del fondamentale scontro diretto con la Feralpisalò, non si può abbandonare il campo di battaglia. Anzi, al contrario, è arrivato il momento di stringere bene l'elmetto. Perché da qui a Pasquetta, l'Ascoli disputerà sei spareggi: la trasferta di Piacenza contro i Leoni del Garda sarà cruciale per tornare a respirare, poi bisognerà sfruttare il doppio match casalingo contro Brescia e Reggiana per arrivare più a ridosso possibile della Sampdoria nella sfida in programma a Marassi. Sarà la prima di due trasferte in Liguria, con l'altro spareggio con lo Spezia che arriverà dopo il match da dentro o fuori, al Del Duca, contro il Lecco. E allora guai ad arrendersi: lo dice il calendario, lo dice la storia. Lancette indietro di quattro anni. Stagione 2019/20, al termine della 25° giornata (come oggi), il Cosenza era nella stessa situazione del Picchio: terzultimo posto con 23 punti, a -3 dai playout (Cremonese a 26) e addirittura a -8 dalla salvezza. Più avanti Pescara e Juve Stabia (32), obiettivo playoff per il Perugia (33). Com'è finita? Calabresi salvi senza neppure passare dai playout, Juve Stabia in C e Perugia sconfitto nei playout disputati col Pescara. E l'anno seguente? L'impresa dell'Ascoli di Sottil si è materializzata nonostante il Picchio avesse un punto in meno rispetto a oggi: terzultimo posto con 22 punti, con quota permanenza in B fissata dalla Reggiana a 28 (dove sono oggi Sudtirol e Sampdoria). A fine stagione Ascoli salvo addirittura con una giornata d'anticipo, emiliani retrocessi senza playout.

Sezione: News / Data: Lun 19 febbraio 2024 alle 20:00 / Fonte: Corriere Adriatico
Autore: Redazione TuttoAscoliCalcio / Twitter: @TuttoAscoli
vedi letture
Print