Pulcinelli: “Svendo l’Ascoli per un euro. Il calcio non è il mio mestiere, ma ho sempre pagato tutti”

Pulcinelli amareggiato: “Lascio l’Ascoli, lo sto svendendo. Il calcio non fa per me”

Massimo Pulcinelli, proprietario dell’Ascoli Calcio, ha parlato con toni fortemente amari e rassegnati della sua imminente uscita di scena dal mondo del calcio. Non una semplice cessione, ma una vera e propria svendita simbolica, condita da un bilancio emotivo e finanziario pesante.

“Non sto vendendo l’Ascoli, lo sto svendendo. Cederò la società per un euro, pur di chiudere questo capitolo. Sono disposto a coprire personalmente una parte dei debiti. È evidente: sono stanco, provato e questo ambiente non è più sostenibile per me.”

“Pagherò io, come ho sempre fatto: ho onorato ogni impegno”

Pulcinelli ha ricordato gli sforzi fatti fin dal suo arrivo, nel luglio 2018, quando prese le redini del club in una situazione tutt’altro che semplice.

“Quando sono arrivato, ho trovato 12 milioni di debiti e li ho saldati. Oggi, i debiti sono inferiori, ma mi faccio carico lo stesso di parte di essi per agevolare il passaggio di proprietà. Per me è sempre stato fondamentale pagare tutti e rispettare ogni scadenza.”

“Il giocattolo si è rotto. Lascio a qualcuno serio, come me”

Nel corso della dichiarazione, l’imprenditore romano ha lasciato trasparire la delusione di chi ha visto svanire un progetto in cui aveva creduto fortemente.

“Il giocattolo si è rotto. Non ho più energie né entusiasmo. Lascio la squadra a qualcuno che, spero, sia serio e corretto come me. Io esco di scena con una retrocessione sulle spalle e un campionato da dimenticare.”

“Il calcio non è il mio mestiere”

In chiusura, Pulcinelli ha ammesso candidamente una consapevolezza maturata nel tempo:

“Evidentemente, il calcio non è il mio mestiere. Ho dato tutto, anche troppo, ma oggi riconosco che non fa per me.”

Con questa dichiarazione, Massimo Pulcinelli mette un punto fermo alla sua esperienza nel calcio professionistico, segnando la fine di un’era per l’Ascoli, tra luci e ombre, ma con la certezza – ribadita – di aver sempre onorato i propri impegni.