Bernardino Passeri non aspetta la Coppa e tira fuori, subito, il suo consueto dispaccio: «Dopo 39 anni di anni di gioie e dolori, sia per Ascoli che per San Benedetto. È tornato quel leggendario derby, e tu lo hai vinto. Sì, proprio io, Bernardino Passeri, mi sono materializzato in questo mondo parallelo come ci fossi stato da sempre. Il sindaco impazzito, il popolo Piceno che mi implora di vincerlo, imponenti schieramenti di forze dell'ordine, i miei più stretti collaboratori e amici che arrivano da Roma e piano piano si irrigidiscono e perdono la parola, tutti sono giunti nella valle incantata, la colonna sonora del Gladiatore accompagna l'ingresso in campo dei miei guerrieri, lo stadio che esplode, l'ora è arrivata e capisci che sono momenti unici, dove ti passa davanti la vita intera, con tutte le gioie e i dolori, in 90 minuti vedi di tutto. È finita, Ascoli ha vinto. Grazie Mamma, questo è per te, per Luca, per Mattia e per tutti quelli che ci hanno lasciato». Ancora: «Devo ringraziare un mondo di persone, per non dimenticare nessuno dico Ascoli tutta, nessun problema extra calcio, tifosi, squadra, società, media, famiglia, amici, tutte le istituzioni, anche il vescovo mi ha scritto e telefonato perché era contento che non ci fossero stati problemi, una grande vittoria di tutte le Marche».

Sezione: Rassegna Stampa / Data: Mar 28 ottobre 2025 alle 11:00 / Fonte: Corriere Adriatico
Autore: Tutto Ascoli Redazione
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