Nessuna modifica al canovaccio abituale. Anche questa settimana è puntuale il dispaccio del presidente Bernardino Passeri che, questa volta, racconta il passaggio dall' euforia per una grande vittoria al dolore per la perdita della madre. «La vita crea delle ricette incredibili anche a chi di pietanze ne ha mangiate tante. Mia madre, 95 anni, ascolana di Montegallo, tosta come la montagna dove è nata, onesta, umile, di basso profilo per scelta, lavoratrice instancabile, mamma a tempo pieno, ci ha lasciato. Sabato sera sono rientrato a Roma e domenica mattina ero in Ascoli, al Picchio e al Del Duca a gestire le ansie mamma/partita; poi lo stadio. I ragazzi in campo ricamano un calcio che è una poesia e io in silenzio ringrazio Dio, il mister, Matteo, Andrea, lo staff tecnico, tutti i presenti, tifosi, giornalisti e perfino arbitri e procuratori federali, novanta minuti e il capolavoro è fatto, questa volta ringrazio mamma che mi ha dato la capacità di stringere a me tutto questo popolo con cui oggi sto creando questa favola, abbraccio tutti, nel frattempo mi chiama mia sorella, dice mamma mi cerca, ha chiesto il risultato, è felice e mi aspetta, arrivo a casa, ma lei era già andata via, serena, è diventata la mamma del presidente, inizia il suo momento di notorietà che aveva sempre evitato, tutti a dargli l'ultimo saluto per aver creato quell'alchimia che solo le fate del Monte Vettore creano. Non so se qualcuno potrà capire cosa significhi passare dal trionfo alla perdita della mamma nella stessa notte, una sensazione inspiegabile, la forza che corre su questo cavo di acciaio che è il nostro patto, che ora più che mai ci farà vincere, anche per mamma Elsa, partita dopo partita, una alla volta, fino a che saremo tutti uniti nessuno riuscirà a fermarci, forse a rallentarci, ma mai a fermarci».

Sezione: Rassegna Stampa / Data: Gio 16 ottobre 2025 alle 10:30 / Fonte: Corriere Adriatico
Autore: Tutto Ascoli Redazione
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