L’Ascoli oggi sembra una macchina perfetta, oliata in ogni ingranaggio, capace di unire qualità, equilibrio e spirito di squadra.
La mano di Francesco Tomei si vede ovunque: nella compattezza del gruppo, nell’intensità del gioco e nella mentalità vincente che la squadra sta dimostrando giornata dopo giornata.

Il Picchio è tornato a volare, e lo fa con la leggerezza di chi sa di avere certezze solide alle spalle.

Damiani, il cervello del centrocampo

In cabina di regia, Samuele Damiani è il direttore d’orchestra di questa sinfonia bianconera.
Detta i tempi, gestisce il ritmo e imposta con lucidità, permettendo alla squadra di mantenere fluidità e controllo in ogni fase di gioco. La sua visione e il suo senso tattico fanno da collante tra difesa e attacco, rendendolo uno dei giocatori più preziosi dello scacchiere di Tomei.

Gori, forza e sacrificio

Davanti, Gabriele Gori incarna perfettamente lo spirito del nuovo Ascoli: generoso, potente, sempre al servizio dei compagni.
Il suo lavoro sporco apre spazi fondamentali per gli inserimenti offensivi e permette alla manovra di respirare. È l’attaccante che ogni allenatore vorrebbe: concreto, altruista e pronto a sacrificarsi per il bene della squadra.

Rizzo Pinna e D’Uffizi: talento e fantasia al potere

Tra le note più brillanti di questo inizio stagione spiccano due nomi: Rizzo Pinna e Simone D’Uffizi.
Il primo è pura tecnica e inventiva, capace di illuminare la scena con giocate di alta scuola. Il secondo, rigenerato dalla “cura Tomei”, ha ritrovato fiducia, incisività e gol.
Due giocatori diversi ma complementari, che aggiungono imprevedibilità e qualità al reparto offensivo, rendendo l’Ascoli una squadra difficile da arginare.

Curado, il gigante silenzioso

La difesa, dopo qualche incertezza iniziale, è tornata a essere un muro invalicabile.
Merito anche di capitan Federico Curado, leader silenzioso ma carismatico, che con la sua esperienza e determinazione tiene unito il reparto e infonde sicurezza a tutto il gruppo.
La sua presenza è una garanzia, un punto di riferimento costante per i compagni di linea.

Il segreto di Tomei: il gruppo

Il vero artefice di questa metamorfosi si chiama Francesco Tomei.
Ha costruito un ambiente in cui ogni giocatore si sente importante, anche chi gioca meno.
È riuscito a trasformare una squadra in una famiglia, dove l’altruismo e la fiducia reciproca valgono quanto la tecnica e la tattica.

“Il gruppo prima di tutto”: è questa la filosofia che sta riportando l’Ascoli ai vertici della Serie C, alimentando i sogni di un’intera città.

Un Ascoli che emoziona

L’Ascoli di Tomei non è solo efficace: è bello da vedere.
Gioca con leggerezza e convinzione, si diverte e fa divertire.
Ogni partita è la conferma di un progetto in crescita, basato su idee chiare e uomini che credono in ciò che fanno.
Ed è forse proprio questo il segreto del Picchio: una squadra che non cerca alibi, ma che costruisce il proprio destino con il lavoro e l’unità.

Sezione: Editoriale / Data: Mar 14 ottobre 2025 alle 14:00
Autore: Tutto Ascoli Redazione
vedi letture
Print