Samp-Ascoli, il giorno dopo: la squadra è ripartita da Genova dopo l'allenamento defatigante di stamattina e nel tardo pomeriggio di oggi rientrerà nel capoluogo piceno. Quante emozioni ieri, quanti pensieri oggi , quante preoccupazioni per lunedì prossimo per lo scontro col Cagliari, ma anche quante certezze porterà sul pullman Bucchi e il suo staff? Abbiamo ancora negli occhi l'esultanza di Donati al suo primo goal tra i professionisti, il fatale calo di tensione negli ultimi tre minuti dei tempi supplementari, le movenze del vigoroso carneade Tavcar, l'errore di Caligara dal dischetto, lui che in allenamento battezza sempre quell'angolo non sbagliando mai e tante altre immagini. Una partita che entra di diritto nella storia della gloriosa società bianconera non foss'altro per l'inedita sequela dei rigori conclusasi con il fatale piattone prevedibile di Guarna. Emerge però un filo conduttore tra la partita di ieri e quella di Bari, una nuova consapevolezza e cioè che adesso la squadra lotta su ogni zolla di terreno, non molla mai, ci si aiuta l'un l'altro con gli anziani a guidare dentro e fuori, una squadra "tignosa", che ha dato sempre l'impressione di esser in controllo del match, anche quando Jankovic ha dato fondo a tutte le sue risorse tecniche, da Caputo a Gabbiadini.

Una compattezza disarmante per gli avversari che, tolti forse i primi venti minuti di approccio timoroso dei bianconeri, non ha dato mai l'impressione di mettere sotto l'avversario. Da qui si riparte, forse non belli a vedersi, pronti a ribattere, anche fisicamente, colpo su colpo,ma pronti anche ad approfittare del minimo calo di tensione dell'avversario anche con buone giocate; certo, per gli esteti del calcio non il massimo, per il tifoso bianconero pane quotidiano abituato com'è alla sofferenza e alla lotta, da sempre elementi di identificazione della gente picena con l'Ascoli Calcio. Come non citare poi  il passaggio di Bucchi ai suoi, "rubato" dal telecronista Mediaset , prima della lotteria dei rigori: " Comunque vada avete fatto una grande partita, ma se vinciamo ai rigori passerete alla storia". Ed allora questa frase si rifletteva nei visi sereni e quasi sorridenti di Quaranta, Donati, Falzerano dal dischetto, al confronto del volti emaciati e delle espressioni preoccupate di Gabbiadini e company.  Questa forza e questa consapevolezza abbiamo caricato sul pullmann del ritorno , una serenità che non dovrà essere scalfita dal pubblico al primo errore lunedì prossimo, perchè l'Ascoli d'ora in poi venderà cara la pelle su ogni campo e contro qualsiasi avversario.

Sezione: Copertina / Data: Ven 21 ottobre 2022 alle 18:30
Autore: Eros Libetti
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