Tomei verso la continuità: poche sorprese in difesa, ma un’alternativa resta sul tavolo

Le certezze, nel calcio, spesso contano quanto le intuizioni. Francesco Tomei sembra averlo ben chiaro, e nelle ultime settimane sta lavorando con decisione sull’undici da mandare in campo, affinando dettagli più che rivoluzionando assetti. Le scelte appaiono ormai piuttosto definite, soprattutto nel reparto difensivo, dove le opzioni a disposizione non lasciano grande spazio a sperimentazioni.

Al centro della retroguardia, la coppia composta da Manna e Rizzo va verso una nuova conferma. Non si tratta soltanto di una scelta tecnica, ma anche di una necessità dettata dalle alternative limitate nel reparto. I due centrali hanno garantito solidità e una discreta intesa, elementi che Tomei sembra intenzionato a preservare in un momento della stagione in cui l’equilibrio conta più di ogni altra cosa.

La linea difensiva come punto fermo

La continuità difensiva rappresenta uno dei pilastri del lavoro di Tomei. In un campionato dove gli episodi possono indirizzare le partite, avere riferimenti chiari dietro è fondamentale. Manna e Rizzo offrono fisicità, letture semplici e una gestione ordinata delle situazioni più delicate, qualità che il tecnico non vuole sacrificare.

Le alternative, del resto, non abbondano. Ed è anche per questo che l’idea di cambiare assetto resta, almeno per ora, sullo sfondo.

L’ipotesi Alagna centrale: soluzione d’emergenza

L’unica vera variante possibile porta al nome di Alagna. Spostarlo al centro della difesa consentirebbe di inserire Pagliai sulla corsia destra, ridisegnando parzialmente la linea arretrata. Una soluzione che garantirebbe maggiore spinta laterale, ma che comporterebbe anche un inevitabile periodo di adattamento.

Al momento, però, questa ipotesi sembra meno probabile. Tomei appare orientato a privilegiare certezze consolidate piuttosto che forzare cambiamenti che potrebbero alterare gli equilibri difensivi.

Scelte prevedibili, ma funzionali

La sensazione è che l’allenatore abbia individuato una strada precisa: ridurre al minimo le incognite e puntare su ciò che la squadra conosce meglio. In questo contesto, anche scelte apparentemente “scontate” assumono un valore strategico, perché permettono al gruppo di concentrarsi su meccanismi, intensità e gestione della gara.

Le prossime partite diranno se questa linea conservativa continuerà a dare i suoi frutti. Per ora, Tomei sembra deciso a non stravolgere, ma a consolidare.