Un inspiegabile imprevisto della vita che, soprattutto a quell'età, dovrebbe essere solo gioco e spensieratezza. E non il ricovero in ospedale per aver indossato la divisa di una squadra di calcio. Perché il giorno dopo l'aggressione che ha coinvolto due fratelli di 12 e 15 anni, quest'ultimo calciatore dell'Ascoli calcio, ci si interroga come possano verificarsi episodi violenti di questo genere. E nel frattempo si mettono insieme i tasselli di un mosaico inquietante. 

Le indagini

A cominciare dall'individuazione dell'aggressore, un giovane di 23 anni di Porto d'Ascoli, rintracciato dai carabinieri e denunciato. Dovrà rispondere di lesioni aggravate per futili motivi (probabile Daspo) e spiegare cosa gli sia passato per la mente per scendere dall'auto e aggredire un ragazzino di 15 anni colpevole di aver indossato la divisa e un cappellino dell'Ascoli calcio. A farne le spese è stato anche il fratellino di 12 anni aggredito anche lui. Entrambi sono stati ricoverati all'ospedale di San Benedetto e poi dimessi domenica notte. Il quindicenne ha riportato la rottura della rotula dopo aver ricevuto un calcio (indossa adesso un tutore rigido in attesa di ulteriori accertamenti, prognosi di circa un mese), il fratello più piccolo ha invece una costola incrinata.

Sezione: Rassegna Stampa / Data: Mar 25 novembre 2025 alle 10:00 / Fonte: Corriere Adriatico
Autore: Tutto Ascoli Redazione
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