Disastro Bucchi: ora l'Ascoli deve solo pensare a salvarsi

Cristian Bucchi è stato esonerato. Dopo solo 6 mesi finisce così l'esperienza di Bucchi da allenatore dell'Ascoli. Eppure, l'inizio era stato anche positivo. Due vittorie nelle prime due partite di campionato contro Ternana e Palermo avevano fatto pensare ad una stagione giocata al massimo, per raggiungere obiettivi importanti e migliorare quanto fatto nella stagione precedente con Andrea Sottil. 

Entusiasmo che si è iniziato a spegnere dopo le sconfitte contro Perugia e Parma. Qui è iniziato a scricchiolare il rapporto tra Bucchi e la tifoseria che ha iniziato a chiedere il suo esonero. La società però volle dare un forte segnale all'ambiente e alla squadra: si va avanti con Bucchi e gli si rinnova il contratto. Un gesto per cercare di dare continuità, di andare avanti nonostante le difficoltà con le idee di gioco del tecnico.

Eppure, l'andamento non è cambiato. Ci sono stati picchi importanti come quelli contro Bari e Cagliari, ma l'Ascoli è stato troppo discontinuo, il gioco non è mai arrivati così come i risultati. L'ultima vittoria in campionato dell'Ascoli risale infatti al 18 dicembre contro il Cosenza (ultimo in classifica). Addirittura, l'Ascoli ha vinto solo due volte nelle ultime tredici partite giocate, contro appunto Cosenza e Venezia, altra squadra in grande difficoltà. In mezzo perlopiù tante delusioni, con l'Ascoli spesso succube degli avversari e incapace di mostrare le sue qualità.

Un andamento che chiaramente ha portato l'Ascoli a scivolare sempre più giù in classifica, fino a terminare quasi in zona playout. Eppure, l'obiettivo della società all'inizio era quello di migliorare quanto di buono fatto la stagione precedente (Ascoli fuori al primo turno dei playoff contro il Benevento), ma è evidente che ora il Picchio debba rivedere i suoi obiettivi. Ora il principale è quello di salvarsi, mantenere la categoria e farlo il prima possibile per non finire definitivamente nel baratro.