L'Ascoli crolla letteralmente contro il Parma. Sapevamo che non sarebbe stata una partita semplice per gli uomini di Bucchi, ma tutto ci aspettavamo meno che una prestazione cosi negativa. Soprattutto dopo quanto visto contro il Perugia. Credevamo di vedere un Ascoli lottare, sudare, cattivo a livello agonistico e invece abbiamo visto tutto l'opposto. L'Ascoli non c'è. Il Picchio è mancato di cattiveria e foga, caratteristiche determinanti e che sono nel dna dell'Ascoli.

Non c'è stata nessuna reazione da parte della squadra. Discutibili anche le scelte di Bucchi e i cambi che sono arrivati troppo tardi. Al momento dell'entrata in campo di Dionisi, Pedro Mendes e Lungoyi infatti, l'Ascoli è cambiato, ha provato a mettere in difficoltà Bucchi ma la partita era ormai compromessa. Non ci si può permettere di giocare solo venti minuti su novanta a disposizione. Troppo poco per un Ascoli che doveva reagire in modo diverso dopo la pessima prestazione offerta al Curi. 

Tutti vorrebbero scendere in campo subito per un'altra partita, per dimostrare che questo non è il vero Ascoli. E invece arriva la sosta, che sarà utile per Bucchi e la squadra. Le prossime due settimane dovranno essere caratterizzate da tanto lavoro, l'Ascoli deve migliorare, correggere i difetti e non ripetere più gli stessi errori. Quindici giorni che serviranno anche per ricompattare una squadra scossa dall'ultimo periodo negativo. L'Ascoli non può essere questo, i giocatori e l'allenatore lo sanno, non resta altro che lavorare. 

Sezione: Editoriale / Data: Sab 17 settembre 2022 alle 20:00
Autore: Redazione TuttoAscoliCalcio / Twitter: @TuttoAscoli
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