Diciamocela tutta, non è stata la partita che ci aspettavamo!

Terreno di gioco pesante, poche occasioni da gol, tanti falli, un arbitro inesperto e incapace di tenere le redini di un match spigoloso, maschio, aggressivo e ruvido.

L’incontro con il Cittadella ha offerto parecchi spunti su cui riflettere, proviamo a fare un’analisi accurata.

La squadra allenata da Mister Bucchi ha palesato qualche lacuna di troppo sugli esterni e sui riferimenti offensivi, un dato già emerso nelle prime giornate di campionato, ma mascherato dalla tripletta del bomber Cedric Gondo e dalla convincente vittoria al Renzo Barbera di Palermo.

Lungoyi è un giocatore eclettico, ma fumoso, a cui manca la finalizzazione e la capacità di accentrarsi per puntare la porta e cercare la rete.                

Grande dribbling e buona corsa, ma per arrivare, si spera, ad un traguardo importante come la serie A, o playoff che siano, c’è probabilmente bisogno di fare quello step decisivo verso il miglioramento delle statistiche.         

Ci riferiamo proprio ai numeri in termini di assist e gol, ai dati da almanacco, che sappiamo bene quanto spesso qualificano un’attaccante, concetto ribadito anche da Mino Raiola durante l’ormai celebre primo incontro con quello che sarebbe diventato il suo assistito più importante, Zlatan Ibrahimovic .

Si è vero Christopher gioca più sull’esterno, nessuno si aspetta da lui 20 goal o che lotti per vincere la classifica marcatori, ma sicuramente un’apporto più significativo in fase realizzativa è atteso con trepidazione da tutto il popolo bianconero.

Pregustando l’idea di ammirare quanto prima quell’Amato Ciciretti che fece intravedere meraviglie agli albori della sua carriera.

Colui che trascinò il Benevento in un’annata magica condita da giocate di alta classe, facendo sognare i tifosi giallorossi al Ciro Vigorito, tanto da convincere, qualche anno dopo, il Napoli del folcloristico presidente Aurelio De Laurentis a puntare su di lui.

Il vero Ciciretti non è quello di Pordenone, non è quello svagato e poco incisivo visto negli ultimi anni sui campi di serie B, e tutti i tifosi sperano in una sua trasformazione, alla Robert De Niro nel film “Toro scatenato “.

Risorgerà dalle ceneri come una Fenice?

 Il talento è come l’energia, muta ma non svanisce nel nulla.

Sofiane Bidaoui sembra il fantasma di se stesso, neanche Patrick Swayze in Ghost fu capace di un’interpretazione così magistrale.

 Voi lo riconoscete?

Non salta più l’uomo come lo scorso anno, ha una marcia in meno, mollo sulle gambe. Non è più pimpante e sempre in movimento come la trottola di Nolan, come noi Ascolani siamo abituati a contemplarlo stupefatti dal suo genio, dal suo calcio fatto di dribbling, sterzate improvvise e accelerate alla Totó Di Natale.

Vero che ormai gli avversari lo conoscono bene, lo temono,  e triplicano su di lui le marcature, soprattutto dopo la super annata 2021/2022 con Mister Sottil in panchina, ma questa non può e non deve essere una scusante.

Ma uno stimolo!

Riprenditi presto Sofi, il tuo popolo ti aspetta, ci manca il nostro Diavolo della Tazmania.

Marcello Falzerano è entrato invece con tanta grinta, tigna, determinazione, fiondandosi e lottando su ogni pallone, ma anche lui ha inciso poco in fase offensiva.

Molto probabilmente perché negli anni si è costruito, o gli hanno cucito addosso, un ruolo da assaltatore di centrocampo, da mezz’ala offensiva di inserimento, più che da esterno offensivo puro.

Posizione, quest’ultima, in cui la classe, il lampo da artista illuminato, lo strappo nel breve, il dribbling decisivo, e soprattutto i goal , sono indispensabili.

La prestazione scintillante e decisiva di Rafael nel derby della Madonnina andato in scena lo scorso weekend lo ha ampiamente confermato!

Sarà l’innesto di un talento stratosferico come Pedro Mendes la soluzione a tutti i  problemi, o meglio, limiti realizzativi, del nostro amato Picchio?

Oppure dovrà, come nella scorsa stagione, Capitan Federico Dionisi,  caricarsi nuovamente la squadra sulle spalle per mantenere la concentrazione, la bussola, la rotta costante, con l’obbiettivo ben mirato sulla vittoria della prossima partita, senza voli pindarici guardando la classifica?

L’auspicio è che facciano entrambi un’annata fantastica, da ricordare, da raccontare un domani ai nipoti bianconeri.

Regalateci un sogno!

Tornando alla questione arbitrale, non chiediamo certo Pierluigi Collina, ma il direttore di gara Meraviglia era probabilmente non idoneo a dirigere un incontro così crudo e complicato.

Al consulente finanziario toscano, figlio di un ex arbitro dilettantistico, è mancata la verve, la personalità, la freddezza, e probabilmente anche l’esperienza, necessarie a rimanere lucidi in determinate occasioni, senza lasciarsi prendere da smanie di protagonismo e farsi sopraffare dalle emozioni.

Ci auguriamo fortemente che le prossime designazioni siano più eque e fortunate, ormai inutile recriminare, ma crediamo che il Patron Pulcinelli si farà sentire con chi di dovere nelle opportune sedi.

Specialmente dopo ciò che è successo al nostro portierone Nicola Leali, a cui auguriamo una pronta guarigione, che dovrà purtroppo effettuare un intervento all’ulna e resterà fuori per oltre 60 giorni a causa del fallo sconsiderato di Tounkara.

L’ultimo snodo cruciale su cui vogliamo far riflettere i nostri lettori suona scontato, ma sappiamo quant’è difficile staccarsi dalle piacevoli abitudini.

Christian Bucchi non è Andrea Sottil!

Vero che letta così sembra un’ovvietà, ma c’è una genesi logica dietro a questa affermazione.

Chi crede che vinceremo queste partite difficili in modo sporco e rustico, con un gioco fatto di sola grinta, tenacia, lanci lunghi, parapiglia in area, non ha ancora capito “il Personaggio Bucchi”.

Un uomo, un allenatore, che a 40 anni aveva già in mano le redini del Sassuolo di patron Squinzi, club da sempre che ambisce e si prefigge come prerogativa, oltre lo sviluppo di giovani talenti, di proporre il miglior calcio d’Italia.

E il Mister sposa alla perfezione questa loro mentalità.

Pensate davvero che sia venuto ad Ascoli per snaturarsi? La risposta è NO!

Bravo Christian, persegui le tue idee, c’è sempre chi ti criticherà a prescindere. Inutile fare paragoni, il passato è passato!

“Oh sì il passato può fare male, ma a mio modo di vedere, dal passato puoi scappare oppure imparare qualcosa.. “

Chiudiamo con questa famosa citazione con la speranza che vi faccia riflettere e ogni tifoso si approcci con entusiasmo a questo nuovo ciclo.

Non serve tirare in ballo chi ha deciso di andarsene, appena le cose non vanno come desideriamo!

Puntualizzando che tutto ciò che avete letto è stato scritto per offrire uno spunto sugli aspetti rivedibili di questo primo scorcio di stagione, per professionalità e dovere di cronaca, non possiamo che chiudere ovviamente ringraziando il Patron Massimo Pulcinelli e il Ds Marco Valentini per aver allestito una squadra così forte, completa in ogni reparto, eterogenea e con valide alternative nei singoli, con prospettive di varianti tattiche, creata con un pensiero logico, come non si vedeva da anni ad Ascoli.

Un team che ha il privilegio di annoverare tra i propri tesserati una coppia centrale granitica e imperforabile, oserei dire la più completa della serie B dato che si integrano alla perfezione, con un’intesa ormai consolidata, forti e possenti, da far invidia a tutta la Penisola calcistica.

Concedeteci il paragone, ma oggi sul prato del Del Duca, con le dovute proporzioni, abbiamo rivisto in campo l’indimenticabile duo Alessandro Nesta - Fabio Cannvaro.

Botteghin – Bellusci.

Eric e ‘Peppe’.

Le nostre fondamenta.

“Che bestie! ” avrebbe detto Andrea Roncato con il suo marcato e inconfondibile accento bolognese, trovandoseli davanti, arcigni e mastodontici, da far quasi paura.

Salutiamo tutti i  sostenitori bianconeri di ogni parte del globo terrestre, con l’augurio di continuare ad ammirare estasiati il nostro amato Picchio lottare e dare battaglia con il coltello fra i denti in tutti i campi del torneo cadetto, cercando di raggiungere quell’agognato sogno, il nostro habitat naturale,             la Serie A.

RIPRENDIAMOCI CIÒ CHE CI SPETTA, SIAMO LA STORIA!

Sezione: Editoriale / Data: Lun 05 settembre 2022 alle 00:09 / Fonte: di Bachetti Fabio
Autore: Redazione TuttoAscoliCalcio / Twitter: @TuttoAscoli
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