Quando si vince si esulta, quando si perde si sta zitti. Quando si resuscitano i morti oltre a stare zitti si abbassa anche la testa. Contro un Vicenza che a centrocampo e in attacco si barcamena e in difesa non è altro che una barricata di giunco, il Picchio non sfonda e poi affonda. Polveri bagnate, poca lucidità e anche poca cattiveria. Prendere due goal con un Bellusci e un Leali cosi significa che la squadra ha fortemente toppato negli altri reparti. In ogni caso l’Ascoli non ha dato mai impressione di poter portare a casa qualcosa che andasse oltre il pareggio.

Per fortuna chi si giocherà l’ottavo posto valido per play off è incappato nella stessa partita storta dei bianconeri. Eppur resuscitare i morti, è un’arte della quale dobbiamo immediatamente perdere le competenze. Dopo la sosta arriva il Pordenone, che oramai gioca solo per dovere. Zero scuse, zero alibi, solo tre punti, non importa come.

Forse ci siamo abituati bene, forse abbiamo una squadra con potenziale maggiore dell’ottavo posto, forse è solo una giornata storta. Troppi forse non portano a niente. Oggi un punto sarebbe stato oro. Ma ci serva da lezione, ora i punti pesano come macigni. Che siano uno o tre poco importa. Non bisogna perdere più. Soprattutto con queste mezze squadre che vanno in cerca di una salvezza miracolosa.

Avanti con il Pordenone, vogliamo una vittoria secca!

Brosco, Da Cruz, Cavion- meritate la C e l’anonimato. Non sarà una sporca vittoria a lavarvi dei vostri peccati.

Avanti Picchio, Nessuna Resa.

Sezione: Editoriale / Data: Dom 20 marzo 2022 alle 16:04
Autore: Massimo Virgili
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