Se c’è una certezza nel volo altalenante del Picchio, si chiama Mr Sottil. Arrivato durante l’inverno dell’anno peggiore dal ritorno in B dell’Ascoli, ha cavalcato gara su gara con tenacia, determinazione e maestria. E con estrema perspicacia. Sa costruire il gioco di una squadra, la sua mentalità e deciderne gli interpreti. Sarà Sottil ma questa è una grande certezza su cui costruire il prossimo futuro. Perché solidità fa rima con costanza e stabilità. Lunga vita a Mr Sottil.

Ayroldi se n’è andato col treno delle 7 di domenica scorsa e magari non torna più. Ciò che resta è quel mistero sul Picchio in trasferta in versione gladiatore, e il Picchio in casa in versione rito voodoo.

Eppur perso Sabiri, e con il capitano Dionisi ai box, la squadra si esprime al meglio. In attacco Bidaoui vende alcool a poco prezzo ai difensori avversari ubriacandoli, Maistro lancia bombe come se stesse sul fronte sovietico, Buchel orchestra calcio, D’Orazio cavalca un puro sangue e … Bellusci, e Bellusci c’ha la rraja. Si la ‘rraja.

E fu così che contro la maggior parte dei pronostici, dopo un piatto di pasta Rummo e un sorso di Strega, due olive fritte si infilarono nella rete dello stregone. E il Picchio gode!

Sabato si torna di nuovo tra le mura amiche. È ora di tornare a ballare sui quei gradoni. Si là - Su quella curva dal sole baciata, la gente ascolana è tutta schierata e fieri ragazzi dagli occhi d'argento i loro vessilli garriscono al vento.

Fuori dai play off (per ora) ma gagliardi e tosti!

Ci togliamo la maglia, e pure i pantaloncini. E? Tiriamo fuori gli attributi, per il resto c’è Baschirotto! … che manzo da combattimento!

Avanti Picchio, Nessuna Resa.

Sezione: Editoriale / Data: Mer 16 febbraio 2022 alle 21:35
Autore: Massimo Virgili
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