È il primo sponsor dell’Ascoli con la sua Fainplast, in passato è anche stato uno dei soci, Battista Faraotti, che parla del momento che stanno vivendo il calcio e l’Ascoli targato Pulcinelli. «Non invidio chi lavora nel calcio, ai problemi vecchi se ne sono aggiunti di nuovi - comincia Faraotti - Diverse società potrebbero essere in difficoltà e le società già deboli avranno ripercussioni forti. Io spero che al calcio venga riservato lo stesso trattamento delle imprese».

La riduzione dello stipendio dei calciatori è un’idea: «Almeno quelli più pagati farebbero un gesto nobile, ma il calcio è tremendo, non esistono i sentimenti, aldi la delle dichiarazioni di qualche singolo. Sarebbe bello, visto che non giocano, avere stipendi decurtati. I nostri operai se non lavorano vanno in ferie, ma gli stipendi sono di 80 euro al giorno.Ma il calcio è un’impresa che non può fallire, vedrete che si farà qualcosa. È chiaro adesso ci sono le urgenze sanitarie prima di tutto. La gente però deve stare in casa e rispettare le disposizioni, anche io sono recluso a casa, esco solo per andare in azienda».

Sezione: News / Data: Dom 22 marzo 2020 alle 14:00 / Fonte: Corriere Adriatico
Autore: Redazione TuttoAscoliCalcio / Twitter: @TuttoAscoli
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