CorrAdriatico - Ascoli-Palermo 0-1, le pagelle: Bayeye mostra personalità all'esordio

Le pagelle dell'Ascoli dopo la sconfitta con il Palermo secondo quanto riportato dal Corriere Adriatico:

Viviano 5,5 Poco reattivo in occasione del gol. Qualche difetto di comunicazione con i compagni di reparto 

Bayeye 6,5 È la nota positiva della giornata. Alla prima da titolare copre con personalità tutta la fascia

Bellusci 6,5 Partita di sostanza. Non difetta di concentrazione e riesce a sbrogliare con decisione situazioni potenzialmente pericolose

Quaranta 6 Chiamato a sostituire Botteghin, disputa una gara diligente e concreta

Giovane 6 Solca la fascia sinistra con buona continuità. Svolge il suo compito senza strafare

Gnahoré 6 Metronomo del centrocampo. Affidabile in fase di chiusura, talvolta ritarda nelle verticalizzazioni 

Millico (dal 49' st) s.v.

Di Tacchio 6,5 Fa sentire la sua fisicità e la sua esperienza. Bravo anche a smistare e a cambiare fronte del gioco 

Masini (dal 28' st) 5,5 Non riesce ad entrare in partita

Milanese 6 Titolare un po' a sorpresa. Parte con un buon piglio ma poi si perde con il passare dei minuti 

Falzerano (dal 28' st) 6 Si dà un gran da fare, non sempre è preciso nei passaggi favorendo le ripartenze degli avversari 

Rodriguez 5,5 Stretto nella morsa di Lucioni e Ceccaroni fa fatica a trovare gli spazi per rendersi pericoloso

Nestorovski (dal 11' st) Fa fatica a carburare. Prova con la sua esperienza a creare grattacapi ai rosanero 

Manzari 5,5 Riesce raramente a creare superiorità e a infilarsi tra le maglie della difesa del Palermo 

Caligara (dal 11' st) 6 Prova con due tiri dalla distanza mettere paura a Pigliacelli senza successo. Deve riacquistare maggiore sicurezza e convinzione nella costruzione del gioco 

Mendes 6 Lucioni gli morde alle caviglie e lui combatte su tutti i palloni anche se non riesce a tirare in porta

Viali (all.) 5,5 La squadra esce tra gli applausi mostrando segni evidenti di ripresa. Tiene bene il campo ma, seppur immeritata, la quarta sconfitta in cinque gare pesa sul giudizio