CorrAdriatico - Castori: "Ho visto cose buone"

Seconda gara e prima sconfitta di Fabrizio Castori da quando siede sulla panchina bianconera. Al pareggio conquistato sabato scorso a Mapei Stadium di Reggio Emilia ha fatto seguito la sconfitta rimediata ieri al Penzo di Venezia. È stata anche la seconda trasferta consecutiva per l'Ascoli che sabato prossimo tornerà a giocare al del Duca e ospiterà lo Spezia la prima di due gare consecutive casalinghe dopo i liguri arriverà il Catanzaro dell'ex Vincenzo Vivarini. Ma torniamo al match di ieri e alle dichiarazioni di castori che è apparso abbastanza soddisfatto per la prestazione offerta dai suoi giocatori. Secondo Castori il passivo di 3 gol è pesante.

«Il risultato non rispecchia l'andamento della partita, siamo partiti bene, poi, dopo aver subito il primo gol abbiamo perso un po' di fiducia». Dopo pochi minuti dal primo gol è arrivato il raddoppio per i padroni di casa. Castori si consola con il secondo tempo della sua squadra. «Abbiamo disputato un secondo tempo di grandissimo livello, la squadra ha effettuato una pressione continua sull'avversario. Abbiamo giocato a ritmo alto, questi sono aspetti che mi rincuorano perché denotano una crescita di mentalità e anche per quanto riguarda la parte fisica. È chiaro però che, se commetti un errore contro una squadra forte come il Venezia, lo paghi. Mi riferisco soprattutto all' occasione del terzo gol, in quel frangente avremmo dovuto essere più attenti, perché avevamo chiuso il Venezia nella sua metà campo e c'erano ancora i minuti di recupero da giocare». Castori torna sui primi minuti del primo tempo: «Abbiamo dato la giusta interpretazione alla gara nei primi venti minuti abbiamo cercato di attuare il pressing. Come ho detto la rete del vantaggio del Venezia ci ha tagliato le gambe inoltre c'è stato un errore di valutazione, poi abbiamo subito la seconda in un momento di difficoltà psicologica. Nella ripresa abbiamo reagito e sul finire di gara prima del terzo gol dei padroni di casa ci è capitata una grossa occasione per pareggiare, ma non siamo stati bravi a sfruttarla».