Bernardino Passeri, presidente dell’Ascoli, non parla solo del presente. Il suo sguardo è proiettato verso un futuro ambizioso, moderno e profondamente radicato nel territorio.
Nelle sue ultime dichiarazioni, il numero uno bianconero ha ribadito con forza la direzione tracciata dal club: un piano di infrastrutture senza precedenti, pensato per trasformare l’Ascoli in un modello nazionale.

“Stiamo andando avanti a testa bassa per realizzare il centro sportivo più qualificato d’Italia, soprattutto per le giovanili”, ha spiegato Passeri.
Un obiettivo che va oltre il semplice miglioramento dell’esistente: si tratta di creare un vero polo d’eccellenza, capace di formare talenti e offrire alla città un patrimonio sportivo destinato a durare nel tempo.

Un centro sportivo d’élite: il cuore del progetto

Il nuovo centro sportivo non sarà solo un luogo di allenamento, ma il motore della crescita futura.
Passeri immagina una struttura moderna, attrezzata, dedicata prima di tutto al settore giovanile, perché è lì che nasce l’identità di un club.

Campi regolamentari, strumenti di ultima generazione, spazi dedicati alla preparazione atletica, alla riabilitazione e allo sviluppo tecnico: un progetto che segue modelli europei di alto livello e che punta a mettere l’Ascoli fra le società più all’avanguardia del Paese.

La Curva Sud tornerà a casa: “Un obbligo verso la città”

Ma il centro sportivo non è l’unico tassello del piano.
Passeri conferma un impegno che la piazza attende da anni: la restituzione della Curva Sud ai tifosi.

È una promessa sentita, quasi emotiva.
La Curva non è solo un settore dello stadio: è il cuore pulsante dell’ascolanità.
“Vogliamo restituire alla città la Curva Sud e uno stadio migliore – spiega – con servizi adeguati alla nostra grande famiglia.”

L’obiettivo è chiaro: uno stadio più moderno, sicuro e accogliente, finalmente all’altezza della passione dei tifosi bianconeri.

Lo stadio del futuro: servizi, comfort e identità

Nel progetto di Passeri c’è l’idea di uno stadio che non sia più solo il luogo della partita, ma un punto di ritrovo per la comunità.
Spazi più funzionali, aree hospitality, servizi per famiglie, un’esperienza matchday curata in ogni dettaglio.

L’Ascoli vuole fare un salto di qualità non solo sul campo, ma anche nella cultura del club, offrendo a tifosi, sponsor e giovani un ambiente moderno e all’avanguardia.

Un lavoro di squadra: “Merito anche di Ubaldi, Turla e Sofer”

Passeri tiene a sottolineare che questo progetto non è un’avventura solitaria.
Dietro l’ambizione del club c’è una squadra di lavoro solida e competente.

“Il tutto grazie anche ai miei amici Ubaldi, Turla e Sofer”, dichiara il presidente.
Un riconoscimento pubblico verso chi sta contribuendo in prima linea alla rivoluzione infrastrutturale dell’Ascoli: investimenti, progettazione, visione comune.

È una testimonianza dell’unità che guida il club, un elemento decisivo per trasformare un sogno in realtà.

L’Ascoli del futuro nasce oggi

Le parole di Passeri delineano un progetto che vuole guardare oltre i risultati della singola stagione.
Un Ascoli più grande, più forte e meglio strutturato, in grado di competere dentro e fuori dal campo, costruito con metodo e ambizione.

Il centro sportivo, la nuova Curva Sud e lo stadio rinnovato sono le fondamenta su cui il club vuole costruire un modello da imitare, una società moderna che non dimentica le proprie radici ma investe con decisione nel domani.

Il cammino è lungo, ma la direzione sembra chiara. E Ascoli, città e tifosi, possono finalmente immaginare un futuro all’altezza della loro passione.

Sezione: News / Data: Mar 25 novembre 2025 alle 17:00
Autore: Tutto Ascoli Redazione
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