Una vera e propria bufera si è abbattuta sul calcio italiano, travolto da un’inchiesta condotta da L’Espresso che ha fatto luce su irregolarità legate all’utilizzo dei crediti d’imposta da parte di alcune società. I controlli, effettuati dalla COVISOC e poi passati all’Agenzia delle Entrate, hanno portato a sanzioni pesantissime, con esiti molto diversi a seconda dei club coinvolti.

Il caso più eclatante è quello del Brescia, penalizzato di ben otto punti: quattro di questi sono stati decisivi per la retrocessione dalla Serie B alla Serie C, mentre altri quattro saranno scontati nel prossimo campionato. Una doppia batosta che segna profondamente il futuro delle Rondinelle.

Ma non è tutto. Taranto e Trapani, due delle società finite nel mirino dell’indagine, non sono riuscite a iscriversi al prossimo campionato, pagando il prezzo più alto per le irregolarità emerse. Due piazze importanti del Sud che, al momento, restano senza calcio professionistico.

Tra le nove società coinvolte, figurano anche Ascoli, Pescara e Latina. In questi casi, però, l’utilizzo dei crediti fiscali è stato contenuto e regolare, e non ha portato a sanzioni gravi. Una situazione più gestibile, ma che comunque ha attirato l’attenzione degli organi di controllo.

L’inchiesta ha evidenziato come queste operazioni siano state passate al setaccio dalla COVISOC – l’organo di vigilanza sulle società di calcio – e successivamente dall’Agenzia delle Entrate, con l’obiettivo di verificare la correttezza dei benefici fiscali richiesti dalle società in difficoltà economica.

In sintesi, il quadro che emerge è quello di un sistema che ha permesso, in alcuni casi, abusi e scorciatoie, spesso utilizzate per tentare di salvare bilanci in rosso e iscrizioni in extremis. Tuttavia, i controlli hanno portato a conseguenze molto diverse, colpendo duramente alcune realtà e lasciandone altre praticamente illese.

Quello dei crediti fiscali è un tema che sarà ancora centrale nelle prossime settimane. E mentre il Brescia dovrà ripartire con un pesante handicap, Taranto e Trapani dovranno ripensare tutto il proprio futuro calcistico. Le altre, come l’Ascoli, dovranno proseguire con maggiore cautela, evitando scelte che possano compromettere ulteriormente il proprio cammino già incerto.

Sezione: News / Data: Sab 31 maggio 2025 alle 15:00
Autore: Tutto Ascoli Redazione
vedi letture
Print