Ascoli in piena emergenza: fuori Chakir, Corazza e Del Sole. Attacco decimato per la trasferta di Pesaro

L’Ascoli si prepara alla delicata trasferta di Pesaro con una certezza amara: il reparto offensivo sarà ridotto al minimo. La lista degli indisponibili si allunga ancora e lo fa nei punti più sensibili della squadra, costringendo mister Tomei a scelte obbligate e a un’ulteriore dose di creatività tattica.

La notizia più pesante riguarda Amine Chakir, costretto a dare forfait a causa di un fastidio all’adduttore. L’attaccante aveva già avvertito problemi simili prima del match di Rimini e, nonostante fosse riuscito a stringere i denti contro il Gubbio, il dolore è tornato a farsi sentire. Lo staff medico non ha voluto correre rischi e ha deciso di fermarlo, rimandando il suo rientro a quando sarà pienamente recuperato.

Ad aggiungere complessità alla situazione c’è anche la mancata convocazione di Simone Corazza. L’attaccante continua a lavorare per superare il problema al ginocchio che lo tormenta da settimane, ma non è ancora pronto per tornare in campo. Il suo percorso di recupero procede, ma servirà ancora tempo prima di rivederlo a disposizione.

Infine, resta indisponibile anche Ferdinando Del Sole, ormai fuori da diverso tempo e ancora ai margini a causa del suo infortunio.

Il quadro che ne emerge è chiaro: il Picchio partirà per Pesaro con un attacco decimato e con il solo Gabriele Gori come punta di ruolo. Una condizione che complica le scelte di Tomei e che inevitabilmente influenzerà l’approccio alla partita. La squadra dovrà puntare sulla compattezza, sulle soluzioni di seconda linea e sulla capacità dei trequartisti di non lasciare Gori troppo isolato.

Sarà necessario un contributo importante da parte degli esterni, oltre a un lavoro maggiore nelle transizioni, perché l’assenza di alternative limita anche la possibilità di cambiare in corsa l’inerzia del match.

Nonostante le difficoltà, l’Ascoli sa che questa è una gara chiave per restare agganciati al gruppo di alta classifica. E proprio le emergenze, paradossalmente, potrebbero risvegliare quello spirito di sacrificio che, spesso, nelle partite più complicate diventa decisivo.