Bernardino Passeri, presidente dell’Ascoli, non aspetta una vittoria per parlare di obiettivi realizzati. Lo fa subito dopo una sconfitta, con lucidità e convinzione.
Un dettaglio che dà peso alle sue parole: significa che il giudizio va oltre il risultato del weekend.

“Quando è cominciata quest’avventura – spiega – ci eravamo dati un obiettivo. E a mio avviso lo abbiamo già raggiunto.”

Non un obiettivo di classifica, né una promessa altisonante. Ma qualcosa di più profondo, legato alla credibilità e alla percezione del club nel panorama calcistico nazionale.

“Siamo la squadra che tutti osservano, che tutti vogliono battere e imitare”

Secondo Passeri, oggi l’Ascoli è diventato un riferimento per tante altre società.
Un club che ha saputo cambiare pelle, ritrovare ordine, trasparenza, programmazione e un’identità chiara.

“Oggi l’Ascoli è una società alla quale tutti guardano e che aspettano al varco. È la squadra che tutti vogliono copiare e battere”, afferma il presidente con orgoglio.

Parole che raccontano un club non solo competitivo sul campo, ma soprattutto credibile fuori, forte nel progetto, solido nei valori e coerente nelle scelte.

Un obiettivo condiviso, richiesto e raggiunto

Passeri sottolinea come il traguardo fosse stato concordato con chi ha lavorato dietro le quinte, dalla proprietà alla dirigenza tecnica.

“Ci è stato chiesto e concordato. Ora lo abbiamo raggiunto”, ribadisce.

Non si tratta di autocelebrazione, ma della constatazione di un percorso costruito giorno dopo giorno, senza proclami e senza scorciatoie.

Un progetto nato per restituire all’Ascoli un ruolo di primo piano, non solo per i risultati sportivi, ma per l’organizzazione complessiva del club.

“Lo dico dopo una sconfitta, perché è qui che si misura la credibilità”

Passeri non vuole che questa affermazione venga letta come una distrazione o come un tentativo di allontanare l’attenzione dal campo.

“Lo affermo oggi, proprio dopo una sconfitta. Non per spostare l’attenzione”, chiarisce.

Il motivo è un altro: dimostrare che la solidità del progetto non dipende dall’umore di una giornata. Che una società credibile resta credibile, anche quando perde.
E che l’Ascoli, oggi, ha la forza di un club costruito con metodo.

“All’inizio era difficile crederci, ma l’impegno di tutti ha cambiato tutto”

Il presidente riconosce quanto fosse complicato immaginare un cambiamento così rapido e così evidente.

“Quando siamo entrati – ricorda – non era facile immaginare che questa situazione sarebbe stata realizzabile in così poco tempo e in maniera così credibile.”

Ma dietro questa trasformazione c’è un elemento chiave: il lavoro collettivo.
Dirigenti, squadra, staff, settore giovanile, tifosi: ogni parte del club ha contribuito a costruire qualcosa che oggi Passeri definisce con chiarezza.

“L’impegno di tutti lo ha reso possibile.”

È l’immagine di un’Ascoli che ha ritrovato compattezza, rispetto e una direzione ben tracciata.

Un Ascoli che non vuole fermarsi

Il messaggio che arriva da Passeri è duplice:
orgoglio per ciò che è stato fatto, ma anche consapevolezza che il percorso è ancora lungo.

L’Ascoli oggi si è guadagnato attenzione, stima e anche una certa pressione, segno che il club è tornato un punto di riferimento.
Ora il compito è consolidare questo status e trasformarlo, passo dopo passo, in risultati sempre più importanti sul campo.

Un obiettivo ambizioso, ma alla portata di una società che ha dimostrato di saper costruire con metodo.

Sezione: News / Data: Mar 25 novembre 2025 alle 20:00
Autore: Tutto Ascoli Redazione
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