Nicola Leali, 26 anni, è il nuovo portiere titolare dell’Ascoli. Il tecnico Zanetti non ama dualismi in un ruolo così delicato e, dovendo fare una scelta definitiva, ha puntato su di lui. Leali, un passato da “erede di Buffon”, a 18 anni appena compiuti ha esordito in serie A nel Brescia, subito dopo è stato acquistato dalla Juventus, finché la sua carriera non ha avuto una piccola frenata: è quasi fisiologico, capita a molti, l’importante è ... riaccendersi. Cioè, proprio quello lui che vuole fare nel Piceno. Lei è arrivato ad Ascoli negli ultimissimi giorni di mercato: immaginava di scalare così in fretta le gerarchie? «Sinceramente no, sono venuto qui sapendo che c'era Ivan e che ci sarebbe stata competizione, quindi mi sono sempre impegnato per conquistare il posto».

Come si convive con una concorrenza che, seppur silenziosa, di sicuro c’è? «La competizione è perenne e chi gioca deve dimostrare di meritarlo. Un sano dualismo esisterà sempre, ed è giusto che sia così».

Senza troppa dietrologia, c’è qualcosa che non rifarebbe? «Rifarei tutto. Oggi la mia storia professionale mi ha portato qui ad Ascoli, ma sono contento delle esperienze precedenti: mi hanno aiutato a crescere sia a livello professionale che umano».

L’essere transitato dalla Juventus è più un orgoglio o un rimpianto? «La Juventus rappresenta sempre un orgoglio, poi tanti prestiti sicuramente non mi hanno aiutato. Avrei voluto stabilizzarmi di più, spero di riuscirci in futuro».

Sezione: Primo Piano / Data: Dom 13 ottobre 2019 alle 11:22 / Fonte: Corriere dello Sport
Autore: Redazione TuttoAscoliCalcio / Twitter: @TuttoAscoli
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