Ascoli, il volto pulito del campionato: numeri e disciplina che fanno la differenza

In un campionato spesso segnato da tensioni, proteste e nervosismo, l’Ascoli Calcio si distingue per un dato che racconta molto più di quanto sembri: la correttezza. I bianconeri sono infatti la squadra più disciplinata del girone, un primato silenzioso ma significativo, che certifica la solidità mentale e l’equilibrio di un gruppo costruito per competere senza perdere la testa.

I numeri parlano chiaro. In tutta la prima parte di stagione è arrivato un solo cartellino rosso ai danni dei calciatori, quello rimediato da Ndoj nella vittoriosa trasferta di Sassari contro la Torres, per somma di ammonizioni. Un episodio isolato, che non ha inciso sull’identità complessiva di una squadra capace di abbinare intensità e rispetto delle regole.

Allenatori più “fumantini”, ma il gruppo resta saldo

Se sul campo i giocatori hanno mostrato grande autocontrollo, un discorso leggermente diverso riguarda l’area tecnica. La tensione della competizione ha portato a qualche episodio sopra le righe in panchina, a dimostrazione di quanto lo staff viva con passione ogni singolo dettaglio.

Il tecnico Francesco Tomei ha pagato a caro prezzo un’espulsione che gli è costata una squalifica pesante, ben sette giornate lontano dalla panchina. Nell’ultimo turno, contro il Campobasso, anche il suo vice è stato allontanato dal direttore di gara, rimediando un turno di stop. Episodi che testimoniano il coinvolgimento emotivo dello staff, ma che non hanno mai fatto perdere lucidità alla squadra.

Disciplina come valore aggiunto nella corsa ai playoff

Al netto di queste situazioni, il bilancio resta estremamente positivo. L’Ascoli si conferma una formazione corretta, ordinata e capace di gestire i momenti chiave delle partite senza farsi trascinare dall’agonismo eccessivo. Un aspetto tutt’altro che secondario in un campionato lungo e logorante, dove squalifiche e assenze possono pesare quanto un infortunio.

La disciplina diventa così un valore aggiunto nella corsa ai playoff e negli equilibri di alta classifica: meno cartellini, più continuità, maggiore possibilità di contare sempre sugli uomini migliori. Un segnale di maturità che rafforza ulteriormente il percorso dei bianconeri.