Per circa 45 minuti l'Ascoli di Sottil accarezza il sogno di eguagliare il primato di quella di Mimmo Renna (cinque vittorie nelle prime sei gare nel 1977/78, ma era la squadra dei record) va in vantaggio di due reti ma si fa rimontare dal Brescia nella ripresa rimanendo con un pugno di mosche in mano. «Dopo la gara con il Brescia, candidata alla promozione in serie A, capiremo quale è il vero Ascoli» aveva sentenziato mister Sottil. E aveva ragione. Purtroppo i bianconeri, privi di due pedine importanti come Saric e Avlonitis, falliscono un altro esame di maturità e cadono contro un avversario allestito per salire nella massima serie ma con il tallone d'Achille di una difesa penetrabile. Solo in un'occasione le rondinelle avevano violato il Del Duca, ci sono riuscite segnando ancora una volta tre reti (il secondo migliore attacco di tutte le categorie) approfittando delle amnesie difensive dei padroni di casa. Disattenzioni che con le altre squadre avversarie per fortuna non erano state sfruttate ma che contro compagini tecnicamente preparate diventano fatali. 

Sezione: Rassegna Stampa / Data: Dom 26 settembre 2021 alle 11:00 / Fonte: Corriere Adriatico
Autore: Redazione TuttoAscoliCalcio / Twitter: @TuttoAscoli
vedi letture
Print