L'Anguilla di Karlovac, l'attaccante che, il giorno del suo arrivo nel Piceno venne definito dal Presidentissimo Rozzi "un giocatore di valore Europeo". In fondo, il centravanti Jugoslavo aveva un curriculum niente male quando i presentò, nell'estate del 1988, in corso Vittorio Emanuele per firmare il quadriennale con l'Ascoli. Nato nel Settembre del 1962, Cvektovic aveva mosso i suoi primi passi su un campo da calcio vestendo la maglia della Dinamo Zagabria, collezionando, nella sua prima stagione da professionista - a 18 anni, 29 presenze e 5 reti con i Croati. Resta con la Dinamo fino all'estate dell'86, collezionando 151 presenze, 44 reti e 10 presenze con la Nazionale Jugoslava. La stagione 1986-87 è quella della consacrazione per Borislav. Passato alla Stella Rossa, l'attaccante disputa la sua prima edizione della Coppa dei Campioni, diventando capocannoniere dell'edizione, con 7 marcature. L'anno seguente conquista con i biancorossi la Prva Liga, realizzando 9 reti. Il calcio Europeo si è accorto di lui e nell'estate de 1988, l'Ascoli del Presidente Rozzi brucia la concorrenza di Marsiglia e Levante ed acquista il Boro. Nelle Marche lascia il segno nel cuore dei supporters del Picchio, giocando tre stagioni ad altissimo livello e guadagnando, nella stagione '90-'91, la promozione in masima serie sotto la guida tecnica di Nedo Sonetti. Quella stessa annata, però, coincide con l'orribile infortunio che terrà Borislav fuori dai campi di calcio per un anno, portando l'attaccante a scadenza di contratto con i bianconeri e costringendolo a ripartire dalla Maceratese, in Serie D. Il colpo psicologico è forte; passare in un anno dalla promozione in Serie A alla quarta serie del calcio Italiano non permette a Cvektovic di vivere in serenità la sua nuova esperienza che, seppur concludendosi con un successo del team (promozione in C2) non rappresenterà una stagione esaltante per il Boro. La carriera dell'Anguilla si concluderà in patria, nel Borak Cakac, a soli 33 anni. Cvektovic, giocatore completo e lottatore in campo, non è riuscito ad ottenere tutto quel che meritava, in una carriera stroncata da un brutto infortunio che però non ha scalfito l'affetto di una tifoseria che tutt'ora lo ricorda come uno dei migliori calciatori passati per il Del Duca.

Sezione: Editoriale / Data: Gio 31 ottobre 2019 alle 12:57
Autore: Paride Paci
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