Mister Dionigi sceglie il 3-4-2-1 per il suo battesimo al Del Duca, con uno scacchiere molto simile a quello visto a Venezia anche se con tre cambi forzati rispetto alla gara del Penzo: Ferigra e Valentini al posto di Brosco (infortunato) e Gravillon (squalificato), in mediana a fare filtro con Brlek c'è Padoin responsabilizzato con la fascia da capitano - in sostituzione di Cavion (anche lui squalificato). Morosini-Ninkovic-Scamacca compongono l'artiglieria pesante là davanti, anche se le occasioni per il tridente bianconero sono quasi del tutto assenti nel primo tempo. Un avvio di gara in cui il Picchio si conferma solido e ben messo in campo, attento come lecito visti gli ultimi risultati più a non prenderle che a darle. Cordaz quasi non sporca i guantoni per tutto il primo tempo, mentre il Crotone crea almeno tre brividi (palo di Messias compreso) dalle parti di Leali. Bene però l'approccio e la mentalità dei bianconeri, che dall'arrivo di Dionigi sembrano essere tornati un gruppo e non undici individualità. Brlek e Padoin in mediana garantiscono più copertura quando Andreoni o Sernicola si sganciano in avanti, il pallino del gioco però è spesso nei piedi degli ospiti: maggior possesso palla per gli Squali (66% nella prima frazione), con quasi il doppio dei passaggi effettuati rispetto ai bianconeri. Ma era probabilmente la gara preparata da Dionigi, con il Picchio che per la seconda gara dall'arrivo del nuovo mister chiude in parità il primo tempo. Nella ripresa con Ninkovic costretto ai box rischiano di saltare gli schemi: altro palo del Crotone, poi Ferigra cintura Messias lanciato a rete ma si prende solo il giallo grazie al tentativo di recupero di Andreoni. L'Ascoli prova a coprirsi con un 3-5-2 che vede Eramo prendere il posto di Morosini, ma Dionigi non è fortunato nella scelta: Barberis segna da punizione trenta secondi dopo il cambio, il Picchio si ritrova sotto di un gol e senza un attaccante per cercare la rimonta. 

Dionigi le prova allora tutte: il nuovo 4-4-2 si trasforma in un 4-3-1-2 in fase d'attacco, stavolta la mossa è vincente e il neo-entrato Pinto serve all'altro subentrato Trotta la palla dell'1-1. I bianconeri provano a ribaltarla, ma alla fine va bene così: è un punticino che muove la classifica e dà morale, ora a Cosenza con il coltello tra i denti e gli occhi della tigre. 

Sezione: News / Data: Mar 30 giugno 2020 alle 11:00 / Fonte: Corriere Adriatico
Autore: Redazione TuttoAscoliCalcio / Twitter: @TuttoAscoli
vedi letture
Print