Un pugnale che scava dalla pancia e punta dritto al cuore dell’alta classifica. Il volo del Picchio va verso il cielo bagnandosi del sangue avversario. E nell’arena riecheggia il ruggito del Leone, di quel Capitano che issa la criniera e trafigge con doppia zampata le ambizioni dei nemici pisani.

Non c’è traccia di sofferenza in una partita che da calendario è big match. C’è sudore, tecnica e cinismo. Ma zero cardiopalma. Solo battiti di gioia. Le cento torri ascolane tambureggiano a ritmo di vittoria gloriosa mentre di là sul Tirreno traspare solo silenzio, dall’alto dell’acciaccata torre pisana.

Sta arrivando la primavera, e si sente nell’aria quella sensazione diversa che fa capolino sul nido del Picchio. Sa di fresco, sa di allegria, sa di tempi migliori.

Un Leali che fa il miracolo, due terzini che spingono e lottano, due centrali mai in affanno, un centrocampo di corsa e tecnica, e un attacco che avanza e butta giù. (Tsadjout se vedesse la porta con la stessa efficacia con cui si dibatte lontano da essa sarebbe un calciatore di futuro certo).

Ma tra un po' sarà di nuovo domenica e la messa sarà sempre ancora la stessa: Vincere!

Perché i sogni portano sogni. I sogni non si misurano, non hanno confini o limiti. Non si possono toccare, né assaporare, ma si possono realizzare.

Lane rosse, nessuna pietà. Il Leone è affamato, il Picchio è in volo.

Avanti Picchio, Nessuna Resa.

Sezione: Editoriale / Data: Mer 16 marzo 2022 alle 21:20
Autore: Massimo Virgili
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