Due settimane fa il clima in casa Ascoli era teso, le prospettive per una possibile lotta per la qualificazione playoff non erano più neanche prese in considerazione: parola d'ordine guardarsi le spalle. Poi l'esonero di Cristian Bucchi e l'arrivo di Roberto Breda: il ritorno di un entusiasmo collettivo che non si vedeva da tempo, che ha contagiato calciatori e pubblico bianconero. 

Gli effetti della presa di posizione del nuovo mister si vedono e si sentono: dopo la vittoria contro il Perugia, infatti, il Picchio porta a casa un altro successo, questa volta in trasferta. Al Tardini i marchigiani battono il Parma portandosi a 32 punti in classifica a tre lunghezze di distanza dai playoff. Una prova non perfetta quella dell'Ascoli che ha sofferto in modi diversi sia nel primo che nel secondo tempo. 

Nella prima frazione di gioco i crociati impongono i loro schemi e in attacco i bianconeri si vedono poco; nella seconda, invece, l'assedio parmense è totale, dopo la rete su rigore segnata da Gondo, e la sofferenza è doppia. Tuttavia una difesa che ha ripreso vita grazie al solito ed inossidabile contributo di Eric Botteghin e il ritrovato Giuseppe Bellusci, ha impedito il peggio. 

Non è l'Ascoli dinamico e pieno di soluzioni che il popolo piceno aspetta ancora, ma l'undici di Breda appare trasformato, mai scontato, determinato e mai più arrendevole. Il piede va anche sui palloni più difficili. Il cambio di modulo è stata forse la via della svolta: il reintegro di Marcello Falzerano una mossa vincente. Dall'inferno, il Picchio ha preso l'ascensore con fermata purgatorio: due vittorie su due nella nuova era, bottino totale per il nuovo mister, che inietta alla sua rosa un'altra dose di una cura assolutamente efficace. 

Sezione: Editoriale / Data: Sab 18 febbraio 2023 alle 17:00
Autore: Bendetta Seghetti
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