Se contro il Perugia si era parlato di tanti passi indietro, contro il Parma l'Ascoli che conoscevamo è proprio scomparso. Inutile fare un paragone con l'Ascoli della gestione Sottil. C'era un altro allenatore, c'erano anche altri giocatori e altri motivazioni. Bucchi ha bisogno di tempo per amalgamare la rosa, per trasmettere i suoi concetti, ma di certo non ci aspettavamo un crollo totale.

A questo punto, le prime due vittorie ottenute contro Ternana e Palermo sono state una semplice illusione. L'Ascoli infatti sembrava proseguire sul rendimento delle precedenti stagioni. Ascoli combattivo, pronto a punire gli avversari al loro primo errore. Nelle ultime tre partite è come se la fiammella bianconera si sia pian piano spenta. Contro il Parma l'epilogo: prestazione deludente, Ascoli praticamente in campo solo gli ultimi 20 minuti, errori individuali e di gruppo madornali e alla fine la meritata contestazione dei tifosi.

Da tempo infatti non si vedevano i tifosi richiamare la squadra sotto la curva. E' successo invece dopo la partita contro il Parma. Tutta la squadra è andata sotto il loro settore, tutti meno che Bucchi. Il tecnico ha spiegato il motivo per cui è rientrato subito nello spogliatoio. Ci sta, come ragionamento, ma bisogna capire anche il momento. Forse era meglio se Bucchi seguiva la squadra sotto la curva e si prendeva la critiche giustissime dei tifosi. Non è successo e le critiche sono aumentate, tanto che la maggior parte del popolo bianconero chiede il suo esonero. 

Non ci aspettava un avvio di stagione cosi teso e nervoso. Non resta che rimboccarsi le maniche, sfruttare al meglio la sosta per fare quadrato e lavorare su tanti aspetti dove l'Ascoli manca. Forse sarebbe meglio anche lavorare sull'atteggiamento in campo ma anche con i tifosi. A buon intenditore...

Sezione: Editoriale / Data: Dom 18 settembre 2022 alle 11:43
Autore: Redazione TuttoAscoliCalcio / Twitter: @TuttoAscoli
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