Il vento del cambiamento investe l’Ascoli Calcio e non c’è bisogno del trascorrere dei minuti per capirlo e neanche che la partita cominci. La prima a schierarsi è la tifoseria bianconera: allo stadio Cino e Lillo Del Duca, infatti, si gioca in un’atmosfera sempre calda, ma ad animarla c'è qualcosa di diverso, una speranza che prima sembrava persa. Il cambiamento in campo si percepisce non appena vengono diramate le formazioni ufficiali, il tocco del nuovo allenatore del Picchio, Roberto Breda, è delicato, ma deciso: Federico Proia si accomoda in panchina, al centro della difesa torna Giuseppe Bellusci, ma soprattutto si rivede Marcello Falzerano, che addirittura, dopo essere stato ad un passo dall’addio, parte dal 1’.

Un undici trasformato? No, ma sicuramente più motivato, lo si comprende dai primi scampoli di gara, quando l’agonismo bianconero si palesa come non aveva mai fatto nelle ultime uscite. Dinamismo e concentrazione, il tutto accompagnato dal costante canto del pubblico di casa, il più che noto dodicesimo uomo in campo.

Lentamente la furia iniziale ascolana si placa e nonostante la totale assenza di palle gol (da entrambe le parti), appare chiaro che la squadra abbia applicato un approccio diverso al match, perché proprio da questa partita contro il Perugia, il campionato dell’Ascoli doveva azzerarsi, un reset atipico, ma funzionale alla causa, perché se il playoff è lontano, ma il playout dopo Cittadella era terribilmente vicino.

La rosa messa in campo da Breda, però, non ha avuto solo una miglior, seppure ancora poco incisiva, proposta di gioco in fase offensiva, ma è apparsa propositiva nella regia di Marcel Buchel, tornato ad essere il punto di rifermento al centro del campo bianconero, e attenta anche in difesa, concedendo poco e coprendo bene gli spazi.

Quello visto tra le mura amiche contro il Grifo non è certamente il miglior Ascoli della stagione, relative le prestazioni di Michele Collocolo (arrivato al suo quinto timbro stagionale), di Claud Adjapong, ottimo governatore in difesa, di Francesco Forte, che anche senza andare a segno ha dato un buonissimo contributo alla squadra, ma manca ancora qualcosa, che tuttavia, dopo un periodo buio come quello appena trascorso non si poteva chiedere.

Se quella plasmata da Breda è l’impronta del cambiamento definitivo, che può valere una svolta in questa stagione, non può dirlo una sola gara, ma la differenza, il fatidico prima e dopo, è apparso piuttosto evidente. Il tecnico, proprio ex Perugia, con questo 1-0 ha intanto messo in cassaforte i primi tre punti del suo campionato, facendo riassaporare al pubblico bianconero il dolce aroma della vittoria, che mancava da 110 giorni, dal dicembre 2021.

Sezione: Editoriale / Data: Sab 11 febbraio 2023 alle 18:32
Autore: Bendetta Seghetti
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