Sette Dicembre 2003, Ascoli - Fiorentina. Gaetano è sotto la Curva Nord, occupata dai tifosi viola. posiziona il pallone sul dischetto, incrocia lo sguardo con Cejas e, dopo un lungo respiro, scarica il destro alle spalle dell'estremo difensore dei Gigliati. Il pubblico in delirio, è 1 a 0 Ascoli. Quella partita, terminata 4 - 0 per i bianconeri con doppietta di Pià e di Fontana, basterebbe per rappresentare l'importanza del centrocampista calabro nella storia del Picchio; un giocatore, Fontana, che ha legato indissolubilmente la sua carriera alla città di Ascoli ed all'Ascoli Calcio, contribuendo, in quattro anni nelle Marche, a scrivere pagine indelebili della storia del club Marchigiano.

Cresciuto calcisticamente nel Catanzaro, con il quale disputa tre stagioni di cui due in cadetteria, si trasferisce nel 1991 al Padova, in Serie B. Sarà proprio con la maglia dei Veneti, tre anni dopo, ad esordire in massima Serie, nel 1994, e collezionando 6 presenze in Serie A. L'anno seguente si trasferisce ad Alessandria, in Serie C1, per poi passare, nel 1997, alla Juve Stabia, squadra con la quale collezionerà 83 presenze e 14 reti in tre anni. La svolta nella carriera di Fontana arriva nell'estate del 2000 quando, terminato il contratto con i campani, decide di accettare l'offerta del presidente Benigni, decidendo di vestire la maglia dell'Ascoli Calcio. La prima stagione sarà un successo a livello personale, con 27 presenze ed 11 reti (record stagionale per lui) ma ciò non basterà a consegnare all'Ascoli il pass per la tanto agognata Serie B. L'Ascoli, infatti, terminata la regular season in quinta posizione, dovrà arrendersi al Messina nella semi-finale play off, vedendo sfumare nuovamente il sogno di una promozione. La stagione successiva, con l'arrivo di Bepi Pillon, Fontana diverrà fulcro del gioco bianconero, contribuendo con 29 presenze e 6 reti alla promozione del Picchio in Serie B, nella fantastica stagione dei Diabolici. Gaetano resterà ad Ascoli per altri due anni, diventandone capitano e salutando una tifoseria che lo aveva amato proprio con una doppietta contro quella che, da ì a poco, sarebbe diventata la sua nuova squadra: la Fiorentina dei Della Valle. Con i viola conquisterà una promozione in Serie A, non riuscendo a ritagliarsi il giusto ruolo, però, l'anno successivo, ed accettando l'offerta di De Laurentiis di scendere in C1, con il Napoli. Un ritorno dopo 10 anni in campania, che vedrà il centrocampista affrontare nuovamente il dramma dei playoff, persi, nel 2005, nel derby contro l'Avellino. Esattamente come accaduto ad Ascoli, però, l'anno successivo sarà per il Napoli quello del ritorno in cadetteria e per Fontana, quello della terza promozione in carriera. Appenderà le scarpette al chiodo l'anno successivo, nel 2007, vestendo la maglia che più aveva amato, quella dell'Ascoli Calcio. Oggi Fontana siede sulla panchina del Fano, squadra con la quale l'Ascoli ha costruito un sodalizio, forse, anche grazie a quell'allenatore che è tutt'ora stabilmente presente nei ricordi più positivi dei supporters bianconeri. 

Sezione: Editoriale / Data: Lun 04 novembre 2019 alle 11:34
Autore: Paride Paci
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