Uno 0-0 che qualche settimana fa e mesi addietro sarebbe stato probabilmente una sconfitta. È tornato il primo Ascoli di Sottil, gagliardo e tosto, con una squadra che ha più soluzioni anche nel numero di giocatori a disposizione dopo il mercato invernale.

La Cremonese si è rivelata una squadra in forma e relegata in una posizione di classifica ingiustamente deficitaria tenendo conto della rosa che ha, con giocatori di esperienza per la categoria e giocatori molto forti dal punto di vista atletico.

L’Ascoli è stato molto impreciso ma a ritmi così alti alla terza partita settimanale ci sta. L’imperfezione è stata colmata da un po' di fortuna che ci ha graziato come nel caso dell’azione di Bonaiuto. Peccato invece per quella di Bidouoi, stavolta la serpe africana davanti la porta si è morsa la lingua. E peccato anche per l’arbitro che ammonisce Dionisi (difficile dire se a torto o a ragione, ma basta con sta permalosità delle terna arbitrale che si vede in ogni categoria) e peccato molto più grave nel caso del rigore non concesso al Picchio nella prima frazione di gioco. Dire che era plateale era poco, dire che era come quello di Theo (Milan), me ne voglia caro commentatore di DAZN è poco, quindi Signor Ghersini stasera per i peccati commessi le toccano almeno 10 Ave Maria ripetute velocemente come i dribbling di Bidoui.

Che dire davvero un buon Ascoli, sul pezzo, nessun giocatore escluso. C’è da affilare la precisione, ma rincorrere sempre non è facile. Il Patron Pulcinelli allo scadere del primo tempo ha avuto qualche perplessità sul primo tempo del Picchio, sapesse quante ne abbiamo ancora noi sul girone d’andata che ci ha fatto vivere lui e i suoi scagnozzi a quei tempi ..

Riposo, e poi testa a Cosenza. Chi tifare domani? Nessuno. Solo tante espulsioni e una brutta partita. Per noi l’importante è che sentano il nostro fiato sul collo, che ci temano, che abbiano paura. Una delle due sarà il nostro nemico, quello da abbattere. 

Perché chi ha paura, è condannato a sprofondare. E l’Ascoli ora come ora sembra aver solo voglia di futuro.

Lo scorso anno, la cavalcata salvezza, cominciò a Cosenza, grazie a Scamacca che stasera ha segnato una doppietta in serie A. Ripetiamo la Storia, non importa chi sarà il nuovo protagonista.

Per aspera ad astra

Sezione: Editoriale / Data: Ven 19 marzo 2021 alle 23:12
Autore: Massimo Virgili
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